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Cellulari sottochiave al liceo Volta di Torino per i ragazzi del biennio: “Sono alienati dagli smartphone”

Per i ragazzi di prima e seconda liceo dell’Istituto Volta di Torino i cellulari saranno inutilizzabili durante l’orario scolastico, messi sottochiave dai loro insegnanti per aiutarli a creare rapporti fra di loro.
A cura di Sophia Crotti
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smartphone sotto chiave
Credits: profilo fb di Marika Bononi

Da questo lunedì al liceo Statale Alessandro Volta di Torino è entrato in vigore il progetto “No Smartphone” per il quale gli alunni delle classi prime e seconde dovranno consegnare il proprio cellulare ai docenti, appena entrati a scuola.  I ragazzi non solo non potranno utilizzare il loro cellulare per l’intera mattinata, ma anche qualsiasi dispositivo digitale, che verrà messo sottochiave.

A stabilirlo è stata la circolare n.46, girata tra le classi, in cui la dirigenza dell’istituto ha definito gli smartphone come gli oggetti del male, in grado di distrarre i ragazzi durante le attività didattiche e “di alienare gli studenti dai rapporti interpersonali”. 

I cellulari sottochiave

La dirigenza del liceo statale Alessandro Volta di Torino ha optato per posizionare i cellulari dei ragazzi di prima e seconda liceo in un armadietto di vetro, che sembra più una teca, dove i dispositivi rimarranno per l’intera giornata.

Come si legge dal testo integrale della circolare n.46, firmata dalla preside della scuola, gli studenti dunque al suono della campanella entreranno in classe e consegneranno non solo il cellulare al docente della prima ora, ma anche smartwatch, e qualsiasi altro dispositivo digitale. Il professore, dunque inserirà, seguendo l’ordine alfabetico, i cellulari nella teca disposta all’interno di ogni classe del biennio del liceo, chiuderà a chiave l’armadietto e consegnerà la chiave alla bidella del piano.

Trattamento diverso per gli studenti che invece entreranno alla seconda ora, dal momento che l’armadietto non si potrà aprire per nessuna ragione fino alla fine delle lezioni, questi dovranno tenere il proprio cellulare nello zaino con divieto assoluto di utilizzo. Ovviamente gli strumenti tecnologici, nel caso in cui uno studente dovesse lasciare prima l’aula per un imprevisto o per un impegno, vengono riconsegnati ai ragazzi prima che lascino la classe.

Quella che sembra a tutti gli effetti una dura imposizione, arriva in realtà, come si intuisce dal testo della circolare, dopo una lunga osservazione dei comportamenti dei ragazzi da parte degli insegnanti, che temono che i ragazzi dei primi anni, al posto di conoscersi sfruttino la ricreazione per rimanere al banco con gli occhi rivolti verso i cellulari.

Perché i cellulari vengono ritirati solo agli studenti del biennio?

I ragazzi del triennio avranno un diverso trattamento, a loro sarà consentito tenere il cellulare nello zaino durante le lezioni, con divieto assoluto di utilizzo, perché, secondo la scuola, si tratta di ragazzi più maturi dei cosiddetti “primini” e dunque meno da proteggere con limiti così forti.

Gli studenti, al termine dell’obbligo scolastico, maturano maggiore responsabilità e capacità di auto-regolazione nella gestione di questi strumenti, senza permettere che tali device diventino fonte di distrazione o di alienazione dalla necessaria relazione instaurata tra pari o con le figure adulte di riferimento” si legge dalla circolare.

Le sanzioni per gli studenti

Nella circolare sono esposte anche tutte le sanzioni incontro alle quali andranno gli studenti che si opporranno al divieto assoluto di utilizzare i cellulari durante le ore scolastiche. Sanzioni che hanno l’obiettivo, come si legge dal testo, sì di disincentivare il comportamento, ma anche di educare i ragazzi al rispetto degli insegnanti e all’interazione con i propri compagni:

  • nota disciplinare a registro
  • incontro con la Dirigente Scolastica e prima ammonizione
  • sospensione con obbligo di frequenza delle lezioni (che porterà anche a un voto più basso in condotta)

Se nonostante tutte queste sanzioni il ragazzo sarà nuovamente colto a smanettare sul proprio cellulare durante l’orario scolastico verrà obbligato a frequentare un corso di consapevolezza civica nei pomeriggi di mercoledì, giovedì e venerdì. Al Corriere della Sera i ragazzi hanno commentato la decisione degli insegnanti specificando che talvolta utilizzavano i loro smartphone per fare da hotspot ai dispositivi scolastici, ma dalla scuola hanno prontamente risposto che si occuperanno di implementare la rete wifi.

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