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Casi di covid in aumento, la pediatra: “Nessun allarme, ma manteniamo le giuste precauzioni”

La professoressa Susanna Esposito, responsabile tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni SIP, ha spiegato a Fanpage.it come al momento i pericoli per i bambini siano ancora molto bassi: “Importante però continuare a rispettare le regole d’igiene e rimanere a casa se si ha la febbre”
Intervista a Susanna Esposito
Direttrice della clinica pediatrica dell'Università di Parma e responsabile tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni SIP
A cura di Niccolò De Rosa
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Covid bambini estate 2024

Il Covid torna a rialzare la testa e, complice la diffusione della nuova sottovariante KP.3, nelle ultime settimane i casi accertati sono in costante aumento, anche se gli stessi esperti concordano nel ritenere il numero complessivo di positivi ancora piuttosto basso.

Secondo la Professoressa Susanna Esposito, Direttrice della clinica pediatrica dell'Università di Parma e responsabile del tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria, al momento però i genitori eventualmente preoccupati per la salute dei propri bambini possono dormire sonni tranquilli.

"Ad oggi non vi è stato un aumento delle diagnosi di Covid nei pazienti ricoverati. I ricoveri pediatrici poi sono pressoché assenti o molto sporadici" ha dichiarato l'esperta a Fanpage.it.

"Per quanto riguarda gli accessi al Pronto Soccorso e le visite ambulatoriali, invece, i tamponi vengono eseguiti solo se la sintomatologia fa effettivamente sospettare un possibile contagio, ma anche in questo caso non registriamo un incremento delle diagnosi, nonostante alcuni agenti infettivi virali, come il Mycoplasma pneumoniae, stiano effettivamente circolando".

Professoressa Susanna Esposito.
Professoressa Susanna Esposito.

C'è però il rischio che l'avanzare dell'estate e l'affollamento dei luoghi di villeggiatura porti la curva dei contagi a crescere rapidamente tra i più piccoli? Per la professoressa Esposito si tratta di un'ipotesi abbastanza remota.

"La chiusura delle scuole e la possibilità di trascorrere gran parte della giornata all'aperto rappresentano elementi che riducono molto le probabilità di diffusione del virus. Certo, ci sono ancora aperti gli asili fino a fine luglio, ma il numero dei bambini è spesso ridotto".

Anche in estate valgono le regole della precauzione

Insomma, per ora non è il momento di allarmarsi, anche se l'adozione di alcuni semplici accorgimenti può contribuire a rendere il periodo vacanziero ancora più sicuro.

"Se un bambino è malato è bene che rimanga a casa per almeno cinque giorni, limitando i contatti con gli altri" ricorda la pediatra. "Tale regola vale anche se ci si trova al mare: i bambini con la febbre non dovrebbero frequentare la spiaggia".

Meglio rispettare anche le consuete norme dell'igiene personale: lavarsi costantemente le mani, soprattutto prima di ogni pasto e se si frequentano luoghi molto affollati, ed evitare di condividere cibi e bevande con gli altri.

E il richiamo vaccinale? Potrebbe rappresentare un ulteriore elemento di tranquillità? "Sì ma non adesso" conclude Esposito.

"Lo farei in autunno, sempre considerando le categorie più fragili – bambini e anziani – e i soggetti che svolgono un'attività agonistica per cui il malessere da Covid potrebbe comportare un problema per l'interruzione di gare e allenamenti".

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