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Caro scuola: i consigli per risparmiare sui libri scolastici

Ricorrere all’usato è la strategia sempre più diffusa per cercare di risparmiare sull’acquisto dei libri di testo, ma non è la sola. Anche scegliere il giusto posto dove fare compere e dare uno sguardo al mondo digitale può rivelarsi un modo efficiente per salvaguardare il portafogli.
A cura di Niccolò De Rosa
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Risparmiare sui libri scolastici.

Il ritorno in classe si avvicina e le famiglie italiane si preparano a mettere mano al portafoglio per l'acquisto di tutto l'occorrente per affrontare il nuovo anno scolastico. Uno sforzo non da poco, visto che il costante aumento dei prezzi su libri, zaini e prodotti di cancelleria costringerà ogni nucleo famigliare a spendere in media circa 647 euro per ogni figlio in età scolare.

Non stupisce dunque che sempre più genitori abbiano cominciato a ingegnarsi per cercare di risparmiare qualche euro su libri e materiale scolastico, non solo affidandosi al sempre più florido mercato dell'usato, ma anche facendo attenzione a dove fare gli acquisti più onerosi.

Caccia ai libri di seconda mano

Come mostrato da un recente report dell'Osservatorio Nazionale di Federconsumatori, i libri di testo rappresentano una delle voci di spesa più rilevanti all'interno del bilancio familiare.

Se però la scuola non richiede l'ultima edizione aggiornata e fresca di stampa, acquistare libri di seconda mano rimane una delle strategie più efficaci, con un risparmio calcolato che, secondo Federconsumatori, può oscillare in media tra il 27% e il 55% sul prezzo di listino.

Al giorno d'oggi poi, cercare un libro di seconda mano è molto più semplice che in passato. Se infatti un tempo occorreva girare i negozi specializzati o nei mercatini dell'usato (dove i testi scolastici non erano poi così diffusi), oggi le risorse virtuali hanno moltiplicato le possibilità di compravendita, con siti, gruppi social e chat di studenti che traboccano di offerte convenienti e, in alcuni casi, consentono anche scambi alla pari non solo di libri, ma anche di astucci, zaini e prodotti di cancelleria.

Dove comprare per risparmiare?

Secondo gli esperti, anche il luogo (virtuale o fisico) scelto per gli acquisti può impattare sulla spesa finale. Se infatti cartolerie e edicole autorizzate garantiscono un approccio più "umano", lo stesso non si può dire dei prezzi di libri e, soprattutto, materiale scolastico, mediamente più cari rispetto a quelli della grande distribuzione.

Acquisto materiale scolastico.

Molte case editrici poi consentono l'acquisto online delle versioni digitali dei libri, consultabili su pc, tablet e smartphone, anche se le ridotte dimensioni dello schermo non rendono quest'ultima opzione la più funzionale. Prima di scegliere il formato digitale – effettivamente più conveniente, con un risparmio rispetto al prodotto cartaceo che può sfiorare anche il 40% – bisogna però valutare la disponibilità di un apparecchio tecnologico adeguato e la possibilità di utilizzarlo anche durante le ore di lezione.

Se infatti a scuola non viene consentito l'utilizzo di device (anche se a scopo didattico), l'assenza di un supporto cartaceo potrebbe impedire allo studente di partecipare alle attività di classe.

L'ultima spiaggia: le biblioteche

Un'alternativa meno comoda, ma utile per brevi consultazioni può essere quella di rivolgersi alle biblioteche della propria città, le quali spesso sono fornite di un ricco catalogo di testi scolastici. Questa scelta però rimane più indicata per ricerche e lavori scolastici estemporanei, poiché le regole sulla durata dei prestiti raramente consentono agli studenti di tenere con sé un testo per tutto l'anno.

Bonus scuola

Per le famiglie in difficoltà economiche, Comuni e Regione prevedono ogni anno un budget da destinare a fondi che aiutino i cittadini ad acquistare i libri di testo. Normalmente gli unici criteri per accedere a questi incentivi sono la cittadinanza italiana (o il permesso di soggiorno) e un ISEE rientrante nei parametri stabiliti. Per conoscere regole ed entità di simili contributi può dunque essere utile tenere sotto controllo siti istituzionali di Regioni e Comuni d'appartenenza.

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