“Basta case perfette, invitate gli amici dei vostri figli anche se è tutto in disordine”
Si chiama “ospitalità trasandata” il nuovo trend che di giorno in giorno sembra convincere i genitori che una casa piena di amici dei loro figli è meglio di una casa perfettamente in ordine.
Idea introdotta da un prete anglicano nel 2014, oggi sta facendo il giro del web, per cercare di togliere a mamme e papà, almeno in parte, quel carico fatto di pressioni sociali esterne che la genitorialità porta con sé.
Come funziona l’ospitalità trasandata?
Come spiega alle pagine di Parents, Holly Erickson, una mamma che mette in pratica questo tipo di ospitalità e la racconta su Instagram, essere più rilassati quando in casa si presenta un amico dei propri figli non è poi tanto difficile: “Essere ospitali in maniera trasandata, secondo me, significa semplicemente essere trasparenti, dire chiaramente che non possiamo riportare noi il bambino a casa, che l’abitazione sarà in disordine e che per cena ci sarà una pizza surgelata”.
La mamma ha anche condiviso 3 semplici consigli per metterla in pratica:
- Non riordinare i giochi: se è in arrivo un amichetto del proprio bimbo non ha alcun senso far trovare il tappeto perfettamente in ordine senza giocattoli, dal momento che da lì a poco i bimbi lo metteranno nuovamente in disordine.
- Essere sinceri: dire ad un altro genitore, con i fatti, che anche la propria vita è davvero complicata serve a eliminare la pressione sociale che spesso convince i genitori a dover fare sempre qualcosa di più. Per questo se si sta facendo tardi e l’indomani i bambini si devono svegliare presto, dirlo agli ospiti non sarà un segno di inospitalità ma un gesto di estrema sincerità.
- Dai da mangiare ai bimbi ciò che c’è: dare a dei bambini ospiti a cena, magari all’ultimo dei sandwich o una pizza surgelata non è un grosso problema, nemmeno invitare i genitori ospiti a portare qualcosa per i loro figli se non sono d’accordo con le proprie scelte alimentari.
Come mettere davvero in pratica la genitorialità trasandata
Come viene riportato alle pagine di Parents, il padre anglicano che aveva proposto questo metodo, aveva previsto eventuali difficoltà nella sua realizzazione. Non è semplice infatti, nella nostra società, invitare qualcuno a casa e non fargli capire che ogni cosa è stata realizzata apposta per rendere il suo soggiorno confortevole.
Per questo suggeriva di avvisare in anticipo l’invitato sulle condizioni in cui avrebbe trovato la casa, con molta sincerità. “Ho fatto tardi al lavoro, la casa probabilmente sarà in disordine”, “Non ho molto in frigorifero per i bimbi sarà una serata hamburger e patatine surgelate”.
Lo stesso consiglia di fare sugli orari, se il bimbo fatica a svegliarsi la mattina se dorme meno del solito, è importante dirlo al genitore del bambino ospitato, magari prima dell’incontro: “Noi per le 21.00 siamo a letto, quindi tuo figlio può rimanere fino alle 20.00”
In ultimo, come suggerisce invece Erickson, se si desidera si può linkare agli amici un pezzo in cui si racconta cos’è la genitorialità trasandata, se la prima risposta sarà una risata, la seconda un enorme grazie, per aver finalmente alleviato alcune pressioni sociali legate alla genitorialità.