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Bari, donna incinta scopre di avere con un tumore: i medici glielo asportano durante il parto

La ventinovenne pugliese aveva saputo di avere un tumore alla tiroide durante le ultime settimane di gravidanza. Il parto è avvenuto al Policnico di Bari senza complicazioni e ora la neo-mamma dovrà sottoporsi ad un ciclo di terapie specifiche per prevenire eventuali recidive. Per il tema che ha seguito l’operazione si tratta di un successo straodinario.
A cura di Niccolò De Rosa
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Parto cesareo e rimozione di un tumore alla tiroide, tutto nel corso della stessa operazione. È quanto successo al Policlinico di Bari, dove un team multidisciplinare ha salvato una madre 29enne e la suo bambina eseguendo un unico intervento combinato.

La scoperta a pochi giorni dal parto

La donna, che stava affrontando la sua prima gravidanza, aveva scoperto di avere un cancro alla tiroide dopo essersi sottoposta ai soliti controlli di routine durante le ultime settimane di gestazione. I risultati anomali di alcuni esami endocrinoligici avevano infatti insospettito i medici e dopo ulteriori approfondimenti, diagnosi ha colpito la paziente come un fulmine a ciel sereno: la futura mamma aveva sviluppato tumore tiroideo con metastasi da esportare chirurgicamente al più presto.

Non solo. I risultati dell'ultima ecografia avevano mostrato come anche la salute del feto fosse a rischio a causa di un giro anomalo del cordone ombelicale, che durante la nascita avrebbe potuto stringersi attorno al collo della piccola.

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Così, dopo un lungo consulto tra specialisti e chirurghi, l'équipe del Policnico di Bari coordinata dal professor Francesco Giorgino, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Endocrinologia ha deciso di procedere con un intervento combinato: prima un taglio cesareo per far nascere la bambina, seguita immediatamente dalla rimozione della tiroide e dei linfonodi colpiti dal tumore.

Alla delicata operazione e alla sua preparazione hanno preso parte, oltre al prof. Giorgino, anche il prof. Sebastio Perrini, la professoressa Angela Pezzolla (direttrice della Chirurgia generale ‘Marinaccio'), il prof. Ettore Cicinelli (direttore dell’unità operativa di ginecologia e ostetricia), il prof. Nicola Laforgia (direttore della neonatologia), l’anestesista dottoressa Katarzyna Trojanowska (dell’unità operativa di rianimazione diretta dal prof. Salvatore Grasso) e l’oncologa Stefania Stucci (del reparto di oncologia medica diretto dal prof. Camillo Porta).

L'operazione è perfettamente riuscita

Come comunicato dagli stessi referenti dell'ospedale, il parto è avvenuto senza complicazioni: la bambina è nata in buona salute, pesando quasi tre chili, ed è stata subito affidata alle cure dei neonatologi del reparto di Neonatologia diretto dal professor Nicola Laforgia.

Dopo il cesareo, i chirurghi hanno eseguito la tiroidectomia totale (ossia l'asportazione della ghiandola tiroidea) e la linfoadenectomia bilaterale (che ha eliminato i linfonodi interessati dalle metastasi). L’intervento, pur complesso, è stato un pieno successo..

Ora la paziente dovrà sottoporsi a un ciclo di radioterapia metabolica per completare il trattamento oncologico e prevenire eventuali recidive. Secondo i medici del Policlinico, la collaborazione tra i diversi reparti è stata fondamentale per affrontare con successo un caso così delicato, garantendo la sicurezza sia della madre sia della neonata.

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