Bambini e meduse, i rimedi in caso di puntura: i consigli degli esperti e cosa non fare mai
Le punture di medusa possono trasformare una giornata di divertimento al mare in un'esperienza molto spiacevole, specialmente per i bambini. Il contatto con i loro tentacoli urticanti provoca infatti dolore acuto e la comparsa di fastidiose vesciche che prudono e irritano la pelle.
Negli ultimi anni l'innalzamento delle temperature dell'acqua e la riduzione dei pesci che si nutrono di esse a causa della pesca intensiva ha poi portato ad un rapido aumento della popolazione di meduse nei nostri mari, rendendo molto più frequenti gli incontri con questi animali. È pertanto molto importanti che i genitori sappiano come agire prontamente e in modo efficace per alleviare il dolore e prevenire complicazioni.
I sintomi delle punture di medusa e come riconoscerle
Innanzitutto è bene precisare che le meduse non pungono, né mordono, anche se ormai è accettato trattare le ferite causate da questi animali come "punture"
Le meduse sono creature marine dotate di tentacoli ricoperti di cellule urticanti chiamate nematocisti, che rilasciano una sostanza tossica quando entrano in contatto con un oggetto esterno: quando i tentacoli di una medusa toccano o sfiorano la pelle dunque, queste cellule si attivano e scaricano il veleno provocando sintomi come:
- Dolore immediato e intenso
- Arrossamento e gonfiore
- Prurito e sensazione di bruciore
- Comparsa di vesciche
Nei casi più gravi la "puntura" può provocare anche reazioni allergiche e sintomi sistemici come difficoltà respiratorie, dolore toracico e shock anafilattico, che richiedono intervento medico immediato.
Cosa fare se una medusa punge un bambino
Se un bambino viene punto da una medusa, è importante mantenere la calma, fare uscire il piccolo dall'acqua e seguire alcuni semplici passaggi.
Il Manuale Msd consiglia infatti di:
- Praticare subito un risciacquo della ferita usando dell'acqua di mare.
- Qualora un tentacolo dovesse essere rimasto attaccato alla palle, è bene rimuoverlo subito, possibilmente senza toccarlo a mani nude (usare dei guanti o farsi aiutare da strumenti di fortuna come un legnetto o una tessera rigida)
- Se disponibile infine, l'applicazione di un gel o uno spray a base di cloruro d’alluminio può aiutare ad alleviare il fastidio e lenire in tempi più rapidi il prurito.
Naturalmente simili consigli sono validi per i casi che avvengono sulle nostre spiagge, dove non si incontrano meduse particolarmente velenose. Qualora l'incidente avvenisse in un mare tropicale invece, il pericolo potrebbe essere maggiore (alcune meduse sono letali), dunque sarebbe meglio subito chiamare i soccorsi o rivolgersi ad un medico del posto.
Cosa non fare in caso di puntura e i rimedi da evitare
Oltre alle buone pratiche da adottare in casi di "puntura" però, la Società Italiana di Pediatria ha individuato anche cinque comportamenti che benché piuttosto comuni, non solo non migliorano la situazione, ma anzi possono potenzialmente peggiorarla.
Tra questi:
- Grattarsi: per quanto grande sia il fastidio, è bene che il bambino non si gratti per non aggravare la lesione della cute. Per lo stesso motivo non si deve strofinare la ferita con la sabbia o con l'asciugamano.
- I rimedi "della nonna": usare aceto, limone acqua calda ammoniaca o perfino la pipì sulle ferite sono soluzioni molto conosciute ma del tutto inefficaci.
- Usare creme antistaminiche: come spiegano i pediatre, tali pomate impiegano troppo tempo per agire.
- Far prendere il sole alla ferita: spesso si pensa che la luce possa portare beneficio. In realtà però, la pelle venuta a contatto con la sostanza urticante diventa sensibile ai raggi solari e può provocare scottature. Meglio dunque coprire la zona interessata con crema solare o indumenti.
Come prevenire le punture di medusa
Purtroppo non esistono repellenti per tenere lontane le meduse quando il bambino fa il bagno e anche fare attenzione durante la nuotata può essere complicato, visto che spesso questi animali risultano poco visibili tra i flutti,
Per ridurre il rischio di punture di medusa si può dunque informarsi sulle condizioni del mare, magari consultando il bagnino o un bollettino locale, e insegnare ai piccoli che in caso di avvistamento è necessario subito uscire dall'acqua.