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Avere a fianco una persona cara in sala parto migliora l’esperienza per la mamma, secondo la scienza 

La presenza di una persona in sala parto, sia essa il nonno del bambino che sta per nascere, il partner della mamma o il papà rende l’esperienza più rapida e meno dolorosa secondo uno studio condotto dal Dartmouth College.
A cura di Sophia Crotti
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mamma ha appena partorito
Immagine di repertorio

Stringere la mano ad una persona cara durante il parto, guardarla negli occhi e sentire il suo supporto, rende l’esperienza meno traumatica. A dichiararlo è stato un gruppo di ricercatori del Dartmouth College, che ha realizzato uno studio in grado di comparare diverse esperienze di parto, per le quali il discrimine era la presenza o l’assenza di una persona cara a stringere la mano della partoriente.

L’importanza di non sentirsi sole durante il parto

Partorire tra i volti sconosciuti di medici e infermieri e invece poter guardare negli occhi il partner o una persona cara durante il parto fa la differenza. A specificarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Evolution Medicine and Public Health che ha preso in esame 1082 esperienze di parto, paragonando le nascite avvenute durante lo scoppio della pandemia nelle strutture che avevano, per ragioni di sicurezza, lasciato i papà e i partner fuori dalla sala parto.

Le donne che durante il parto non avevano avuto a fianco il volto di una persona cara hanno vissuto un’esperienza di parto peggiore rispetto alle altre. Ciò accade, secondo gli studiosi, perché il supporto emotivo che le mamme riescono ad avere durante il travaglio, da parte del partner, o da una persona cara, è in grado di farle sentire confortate, incoraggiate, amate e rispettate e di aumentare così in loro i livelli di ossitocina: “Ormone che orchestra le contrazioni uterine durante il travaglio e favorisce la produzione di latte”. L’esperienza del parto dunque, grazie all’ormone si fa meno dolorosa, meno stressante e più positiva.

I risultati della ricerca sull’importanza della presenza del partner in sala parto

I ricercatori del Dartmouth College hanno dunque sottoposto un test post-partum a 1082 neo-mamme con un'età media di 31,8 anni al momento del parto.

L’89.6% di loro aveva avuto la possibilità di avere una persona cara con sé in sala parto, l’1.2% più di una, contro il 7.3% delle donne che invece avevano partorito da sole.

partner in sala parto

Di queste donne il 34% ha affermato di non aver potuto avere a fianco a sé in sala parto una persona di cui invece avrebbero tanto desiderato il supporto. Il 98.9% delle donne riteneva essenziale il partner durante la nascita del bebè, il 31.1% un genitore, nonno del piccolo, il 18.9% avrebbe invece voluto una doulaavrebbe invece voluto una doula con sé.

I benefici riscontrati dalle donne che non hanno partorito da sole

Il 14% delle donne che durante il parto ha avuto a fianco qualcuno lo ha percepito distratto, assente o stressato dal regolamento dell’ospedale. Tutte le altre, però, hanno specificato che non essere sole ha permesso loro di vivere un'esperienza di parto molto più positiva. Con una persona a fianco durante le spinte il parto risulta:

  • più rapido: il travaglio per le donne che hanno a fianco il partner o un genitore è più breve che per le donne che hanno partorito da sole
  • non aver bisogno di farmaci: l’esperienza del parto è risultata meno dolorosa
  • naturale: il numero maggiore di parti cesarei si è verificato nelle donne che si sono trovate sole a partorire.

Il beneficio di produrre ossitocina, grazie ad una persona cara presente dunque renderebbe il parto più semplice, rispetto a chi da sola vede alti livelli di stress che producono epinefrina, in grado anche di rallentare o invertire il processo di travaglio. 

donna partorisce
Immagine di repertorio

Gli studiosi hanno dunque affermato che dai risultati ottenuti è evidente che il corpo umano si sia evoluto necessitando di una persona cara a fianco durante il parto, dal momento che stringerle la mano diminuisce nettamente lo stress percepito dalla partoriente.  Per questo i ricercatori si augurano che tutti gli ospedali diano la possibilità alle donne di avere a fianco qualcuno a loro caro durante il parto che, secondo la ricerca, non può essere sostituito da una video chiamata e che aumentino dunque il numero dei cesarei dolci, che permettono cioè la presenza dei papà anche durante un parto cesareo programmato.

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