“Andare in palestra con mia figlia ha migliorato il nostro legame e rafforzato la sua autostima”

Per molti andare in palestra significa mantenersi in forma e trovare una piccola valvola di sfogo dallo stress della routine quotidiana. Per un genitore, però, l'allenamento può anche trasformarsi in una ghiotta occasione per passare un po' di tempo di qualità con i propri figli e, perché no, trasmettere loro un utile insegnamento sulla cura della propria salute.
Lo sa bene Raakhee Mirchandani, giornalista e scrittrice per ragazzi, che in una recente intervista al sito statunitense Today ha raccontato la sua nuova abitudine in fatto di fitness: due volte a settimana, l'autrice si reca insieme alla figlia Satya, 11 anni, in una palestra del New Jersey per allenarsi e alimentare la loro complicità.
Una piccola atleta con grande determinazione
Mirchandani ha spiegato che la figlia si è mostrata subito entusiasta all'idea di frequentare la palestra insieme alla madre e nonostante la giovane età, Satya ha deciso d'impegnarsi duramente in tutti gli esercizi proposti dal loro coach. Dagli squat al sollevamento pesi, dagli affondi alle alzate con le kettlebell, nulla sembra intimorire la ragazza, che sotto lo sguardo orgoglioso della madre sembra diventare ogni settimana sempre più sicura di sé.
"La verità è che includere Satya in questa parte della mia vita dove non ci sono chiacchiere, shopping o letture, ma solo movimento, lotta e sudore da versare insieme è stata un'inaspettata fonte di connessione per noi due", ha spiegato la madre nella didascalia di un post recentemente pubblicato su Instagram.
Una scoperta per il rapporto madre-figlia
Mirchandani ha anche sottolineato di essere rimasta piacevolmente sorpresa dall'impatto che quell'impegno condiviso con la figlia ha rappresentato per il loro rapporto. In palestra, infatti, la tradizionale dinamica genitore-figlio sembra trovare un nuovo equilibrio: durante l'allenamento entrambe si trovano infatti ad affrontare le stesse difficoltà (anche se con carichi e sforzi bilanciati per la giovane età, come ha tenuto a precisare la madre) e imparano insieme. Un elemento di novità che, secondo Mirchandani, ha permesso a Satya di vedere la madre sotto una luce nuova, non solo come punto di riferimento educativo, ma anche come vera e propria compagna di sfide.
Non solo. La madre ha anche potuto appurare come l'ambiente che ruota intorno agli allenamenti (il personal trainer, l'atmosfera nello spogliatoio, il rapporto paritario tra compagne di corso di età molto diverse) abbia aiutato la figlia ad aumentare la propria autostima e a trovare lo stimolo per provare a migliorarsi giorno dopo giorno.
Un rituale che rafforza il legame (e un po' di rivalità)
Come raccontato dalla stessa Mirchandani, l'allenamento in palestra si è ormai trasformato in un rito bi-settimanale scandito da tappe ben definite. Si inizia con qualche chiacchiera sulla scuola lungo il tragitto, si prosegue con esercizi intensi in palestra e, al ritorno, le due si godono una pausa a base di frullati proteici.
All'interno di questa nuova routine non manca però anche un pizzico di pepe: il loro coach ha infatti inaugurato una gara di flessioni con in palio 100 dollari e il diritto di vantarsi per tutto mil resto dell'anno. E né Mirchandani, né la figlia sembrano intenzionate a lasciarsi sfuggire questa opportunità.