Amici e parenti fanno commenti sgraditi sull’aspetto dei figli: i consigli della terapeuta proteggerli

Le parole hanno un peso, soprattutto quando si tratta dell'immagine di sé che i bambini costruiscono fin dalla più tenera età. Commenti apparentemente innocui sull'aspetto fisico – anche quelli fatti con leggerezza o in tono scherzoso – possono lasciare segni profondi, compromettendo l'autostima e alimentando insicurezze che i piccoli rischiano di trascinarsi per tutto il resto della vita. E lo stesso discorso vale anche quando i bimbi diventano ragazzi, poiché è proprio durante la pre-adolescenza e l'adolescenza che i giovani costruiscono la propria percezione di se stessi.
Talvolta però, sono proprio amici o parenti particolarmente indelicati (ce n'è sempre almeno uno in ogni famiglia) a prendersi troppe libertà e lasciarsi andare a commenti sgradevoli sui difetti fisici dei più piccoli. In questi casi spetta ai genitori intervenire per tutelare la serenità dei figli. Ma come fare senza litigare e creare tensioni inutili? La psicoterapeuta e autrice Anna Mathur ha recentemente offerto sul sito dell'HuffPost UK alcune strategie efficaci per affrontare questi episodi con sicurezza e sensibilità.
Impostare confini chiari
La prima regola, secondo Mathur, è stabilire confini precisi affinché le persone sappiano che esistono dei limiti che è bene non superare. Quando un commento sull'aspetto di un bambino risulta inappropriato o potenzialmente dannoso, è pertanto fondamentale intervenire subito facendo capire che determinati commenti non possono essere tollerati.
Per risultare educati ed evitare lo scontro forntale, l'esperta suggerisce di rispondere con frasi neutre per stoppare la conversazione come "Non parliamo dell'aspetto fisico in questo modo" o "Preferiamo concentrarci su ciò che conta davvero". In questo modo si può deviare la conversazione verso un terreno più positivo senza mettere in imbarazzo né il bambino.

Dare il buon esempio
I bambini e ragazzi imparano osservando i genitori. Se un adulto accetta o minimizza battute sgradevoli sul proprio corpo o su quello degli altri, il bambino potrebbe interiorizzare l'idea che sia normale subire questi commenti senza reagire. Meglio invece mostrare sicurezza nel proprio aspetto e difendere il proprio valore per aiutare i più piccoli a sviluppare un atteggiamento sano e positivo verso se stessi.
Rassicurare in privato
Anche se un bambino non sembra turbato da un'osservazione o una battuta sul suo aspetto, non è detto che il piccolo non stia rimuginando internamente sulle parole che lo hanno ferito. Mathur ricorda pertanto l'importanza di approfittare della prima occasione utile per parlare con i figli in privato e confortarli per rafforzare la loro autostima.
Per farlo non serve sempre sperticarsi in lunghi discorsi motivazionali: basta limitarsi a qualche frase che vada a controbilanciare il commento negativo che il bimbo ha appena incassato. Lo spiritosone di turno ha appena scherzato sul naso del ragazzino? Mamma o papà possono ribattere con commento come "Il tuo naso è bellissimo così com'è" o "Il tuo corpo è esattamente come dovrebbe essere".
Affrontare la questione con fermezza
Se i commenti spiacevoli persistono, però, è del tutto legittimo essere più diretti. Mathur consiglia di esprimere con chiarezza il proprio disagio, imponendosi con educazione, ma esprimendo tutta la fermezza del caso. Frasi come "Preferirei che evitassimo di fare commenti sull'aspetto di mio figlio" sono ottimi esempi per rimarcare quei confini che l'interlocutore continua a superare. Questo tipo di affermazione, conclude la terapeuta, non solo protegge il bambino, ma può anche indurre chi ha fatto il commento a riflettere sulle proprie parole.
In caso di nuove trasgressioni ai limiti imposti, mamme e papà potrebbero poi prendere da parte l'amico o il parente con la lingua lunga (assistendo alla scena i piccoli potrebbero provare ulteriore disagio nel sentirsi la causa della discussione) e spiegare con decisione la necessità di finirla con certi comportamenti. Dopotutto, il benessere emotivo di un bambino è più importante di qualsiasi momento di imbarazzo.