Alluvioni e cataclismi aumentano le nascite pretermine: “Lasciano un impatto che dura tutta la vita”
I cataclismi, che ultimamente sono sempre più frequenti anche sul nostro territorio nazionale, hanno un forte impatto anche sui bambini che devono ancora nascere. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Advancing earth and space sciences dall’American Geophysical Union, che ha comparato 3000 studi provenienti da tutto il mondo comprendendo che le alluvioni e le inondazioni aumentano la possibilità di nascita prematura o sottopeso dei bambini.
Lo studio sull’effetto delle alluvioni sulle nascite
3000 sono stati gli studi realizzati a livello globale per cercare di capire quanto un cataclisma, come un'alluvione, possa influenzare la vita dei bambini che in quel momento si trovano ancora nel pancione della loro mamma. Dalla comparazione dei vari studi è emerso che quando un Paese o una regione è coinvolta in un alluvione aumentano del 3% le nascite premature con conseguente rischio aumentato di ritardi cognitivi o dello sviluppo dei piccoli, come riporta il manuale MSD.
Per più del 7% dei bambini che nascono a termine, invece, secondo lo studio a seguito di un’alluvione, la diagnosi alla nascita è quella di essere sottopeso rispetto agli standard.
In ogni caso, quasi tutti gli studi riportano un chiaro aumento delle complicanze per la gravidanza e al momento del parto per tutte le donne che avevano vissuto un’alluvione durante la gestazione.
Ma non solo le alluvioni possono causare problemi alle future mamme, basti pensare che secondo i ricercatori nel 2008, a seguito del passaggio con conseguente alluvione, dell’ uragano Katrina aumentarono sul territorio del 230% le nascite premature.
Perché un’alluvione causa nascite pretermine?
Il motivo non è ancora chiaro dal punto di vista scientifico, anche se ciò che è certo, come spiega la scienziata della salute ambientale presso la Virginia Tech, Julia Gohlke, è che questi eventi: “hanno un impatto così forte sulle persone da durare per tutta la vita”.
Il primo motivo su cui invita a riflettere l’esperta è il forte stress fisico e psicologico a cui è sottoposta una mamma che in gravidanza vede un’alluvione abbattersi sulla propria abitazione: “Lo stress può indurre il travaglio precoce” spiega la dottoressa. Un altro elemento potrebbe essere la fatica: per sfuggire dal luogo di un cataclisma le persone sono costrette a percorrere molti km, con svariati mezzi, anche a piedi, situazione che può indurre, secondo la ricercatrice, un parto pretermine.
Gohlke invita a riflettere sugli aspetti più pratici, a seguito di un cataclisma le strade potrebbero essere bloccate e le donne in dolce attesa fare fatica a raggiungere una struttura ospedaliera in tempo per frenare il travaglio iniziato precocemente. Lo stesso spiegherebbe le tante nascite sottopeso, dopo un cataclisma tutto rallenta, anche il commercio, e con più probabilità le donne, e di conseguenza i loro figli, avranno meno accesso al cibo.
Stress, disagi e accesso ritardato all’assistenza ospedaliera sarebbero dunque le dirette conseguenze di un cataclisma, in particolare di un alluvione, e impatterebbero fortemente sui bimbi che stanno per nascere, colpiti dall’impronta di un evento spesso causato dal cambiamento climatico, ancora prima di venire al mondo.
Cercare di prevenire questi eventi è fondamentale dal momento che, come spiegano i ricercatori, la nascita pre termine e la nascita sottopeso sono fattori di rischio di condizioni di salute croniche nei piccoli come asma o diabete, problemi neurologici o obesità.