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Allattare dopo aver rifatto il seno si può, l’esperta: “Non ci sono controindicazioni per mamma e bimbo”

Si può allattare al seno dopo averlo rifatto? Sebbene molte persone pensino di no si può, senza alcuna ripercussione sul corpo della mamma e del bambino. Seguire alcune accortezze può aiutare a rendere l’esperienza meno dolorosa e migliore per entrambi.
Intervista a Dott.ssa Floriana Carbone
specialista in Ostetricia e Ginecologia alla Clinica Mangiagalli dell'Ospedale Policlinico di Milano.
A cura di Sophia Crotti
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allattamento al seno

Allattare dopo aver subito un intervento di mastoplastica additiva si può, seguendo qualche accortezza. A dirlo a Fanpage.it, è stata la dottoressa Floriana Carbone,  specialista in Ostetricia e Ginecologia alla Clinica Mangiagalli dell'Ospedale Policlinico di Milano.

La cosa importante, spiega la dottoressa, è essere chiari con il chirurgo sulle intenzioni future di avere dei figli e allattarli al seno, così da sottoporsi poi a dei controlli di rito. "Le persone pensano che dopo un intervento al seno non si produca più latte ma non è così, dopo la mastoplastica additiva si può anche usare il tiralatte".

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dott.ssa Floriana Carbone (Medico Chirurgo Fetale,  specialista in Ostetricia e Ginecologia alla Clinica Mangiagalli dell'Ospedale Policlinico di Milano.)

Si può allattare con il seno rifatto? 

In linea di massima non ci sono controindicazioni all'allattamento naturale dopo un intervento di mastoplastica additiva, perché gli impianti mammari vengono impiantati tra la ghiandola mammaria e il muscolo pettorale e non compromettono l’allattamento.

L’anatomia  del seno durante l’operazione viene rispettata e preservata, mantenendo integra la connessione tra il capezzolo e la ghiandola mammaria e mantenendo intatta anche l’innervazione della mammella, anche in caso di incisione attorno all’areola per rendere invisibile la cicatrice, in genere il chirurgo limita l’azione al perimetro della ghiandola, lasciandola intatta, senza recidere i dotti galattofori.

Bisogna seguire qualche accortezza se si decide di allattare con il seno rifatto? 

Sì quando si intraprende una gravidanza dopo un intervento di aumento del seno si devono rispettare alcune accortezze. Per esempio massaggiare il capezzolo nel periodo post-operatorio, per ridare loro sensibilità, scegliere degli impianti mammari delle dimensioni adatte, perché protesi troppo voluminose potrebbero compromettere il funzionamento del dotto, impedendo la fuoriuscita del latte.

allattare al seno

Prima dell’allattamento poi è consigliabile anche sottoporsi a un’ecografia perché anche se le protesi di ultima generazione sono composte di materiale che non si disperde nell’organismo, è sempre bene controllare lo stato di conservazione ed effettuare gli esami di routine.

Tuttavia una pubblicazione recente, una metanalisi di 5 studi retrospettivi, ha mostrato una leggera riduzione dell’allattamento nelle donne con protesi mammarie, tra le ragioni avanzate vi è un aumento del dolore, del rischio di mastite o scarsa produzione di latte, ma sono studi che necessitano di ulteriori approfondimenti.

E per quanto riguarda l’attaccamento al seno, è diverso per il bambino se la mamma ha rifatto il seno?

Non esistono né rischi né controindicazioni per il bambino che si attacca ad un seno con protesi mammarie, perché la suzione non è diversa.

Le mamme possono tranquillamente usare anche il tiralatte, senza temere di danneggiare la protesi, l’unica cosa da verificare è che non si registri un’eccessiva inversione del capezzolo durante la suzione da parte del bambino.

Dopo quanto si può allattare dopo aver rifatto il seno?

Il tempo di guarigione varia da donna a donna, ma generalmente si consiglia di non allattare prima che siano trascorsi 6 mesi dall’operazione, la raccomandazione è sempre che se una donna sta pianificando una gravidanza a breve, dovrebbe aspettare a sottoporsi ad un intervento di mastoplastica additiva, questo perché gravidanza e allattamento incidono sulla compattezza del seno, che poi può essere corretta con la protesi.

allattare al seno

Se invece si desiderano dei figli dopo l’intervento di mastoplastica additiva, i consigli sono sempre quelli di non utilizzare protesi di volume eccessivo, considerando sempre l’anatomia di partenza, di aprire un accesso dal solco inframammario transascellare e per ridurre ulteriormente ogni possibile interazione tra ghiandola e protesi, considerare un posizionamento sottomuscolare.

Perché molti pensano che non si possa allattare con il seno rifatto?

Poiché molte persone pensano che la mastoplastica causi una riduzione della produzione del latte, una  difficoltà di allattamento, di attaccare il bambino al seno e un aumento del rischio di mastite, infezione al seno che in rari casi può essere più frequente nelle donne che hanno allattato dopo un intervento di mastoplastica.

Dopo quanto dalla fine dell’allattamento si può rifare il seno?

Devono essere trascorsi almeno 6 mesi dalla fine dell’allattamento, poi il chirurgo stabilirà se si può intervenire o se è il caso di aspettare ancora.

È vero che l'allattamento naturale rovina il seno?

Alla fine del periodo di allattamento si verifica uno svuotamento del seno, una sorta di cedimento della pelle, dovuta al fatto che il seno perde elasticità, ma molto dipende anche dalla genetica, dall’età della mamma e dalla predisposizione alla formazione di smagliature.

Se si volesse agire per ridurre al minimo questi cambiamenti, si può optare o per l’intervento chirurgico, o per rimedi naturali come l’attività fisica che renda più tonico il pettorale e utilizzare prodotti a base di elastina o collagene che possano avere un effetto rassodante, elasticizzante e nutritivo sulla pelle.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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