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Allarme Istat, mai così pochi figli in Italia: nel 2024 raggiunto il minimo storico di fecondità

La natalità in Italia tocca un nuovo minimo storico: nel 2024 il tasso di fecondità scende a 1,18 figli per donna, con sole 370mila nascite. Maternità sempre più tardive, famiglie ristrette e le poche unioni aggravano la crisi demografica. Intanto, cresce la longevità e aumentano i nuovi cittadini italiani, ma nemmeno l’immigrazione sembra compensare il calo di popolazione.
A cura di Niccolò De Rosa
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In Italia nascono sempre meno bambini e il trend sembra destinato a peggiorare. Secondo il nuovo report fornito dall'ISTAT, nel 2024 la natalità del Belpaese ha toccato un nuovo minimo storico con un tasso di fecondità fissato a 1,18 figli per donna. Un dato mai così basso e che ha infranto il precedente record negativo del 1995, anno nel quale i nuovi nati erano però stati 526mila, contro gli appena 370mila dell'anno passato.

Secondo le informazioni raccolte dall'istituto nazionale di statistica, la riduzione della natalità è dovuta non solo a una minore propensione ad avere figli, ma anche al crollo della popolazione femminile in età fertile, passata da 14,3 milioni nel 1995 a 11,4 milioni nel 2025.

Maternità sempre più tardive

Il tasso di fecondità indica il numero medio di figli che ogni donna ha nel corso della sua vita fertile (generalmente tra i 15 e i 49 anni). È un indicatore fondamentale per capire l’andamento demografico di un Paese. Se infatti questo valore si abbassa troppo, la popolazione tende a diminuire nel tempo perché non si raggiunge il numero necessario per rimpiazzare le generazioni precedenti.

Tra le cause più significative dietro il crollo della fecondità italiana, gli indicatori hanno segnalato un'età media al parto che continua a salire, raggiungendo i 32,6 anni nel 2024, mentre in alcune regioni, come il Lazio e la Basilicata, le donne diventano madri in media addirittura intorno ai 33,2-33,3 anni. Questo ritardo riduce il periodo fertile disponibile per avere figli, contribuendo alla contrazione complessiva delle nascite.

Matrimoni in calo e famiglie sempre più piccole

Parallelamente al calo delle nascite, anche i matrimoni registrano una flessione: nel 2024 si sono celebrati 173mila matrimoni, 11mila in meno rispetto all'anno precedente. Diminuiscono soprattutto le unioni religiose, ma il calo tocca anche quelle civili. Inoltre, le famiglie italiane sono sempre più ristrette: in vent'anni la dimensione media è scesa da 2,6 a 2,2 componenti per nucleo familiare.

L'Italia che invecchia

Se da un lato le nascite diminuiscono, dall'altro la speranza di vita continua a crescere. Nel 2024 l'aspettativa media ha raggiunto gli 83,4 anni, con un incremento di quasi cinque mesi rispetto al 2023. Il Nord guida la classifica della longevità, con il Trentino-Alto Adige in testa (82,7 anni per gli uomini e 86,7 per le donne), mentre il Mezzogiorno registra i valori più bassi, con la Campania fanalino di coda.

L'immigrazione compensa il declino?

In un contesto di forte calo demografico, cresce il numero di cittadini stranieri residenti in Italia, saliti a 5,42 milioni nel 2025. L'incremento è stato di 169mila unità rispetto all'anno precedente, con un aumento anche delle acquisizioni di cittadinanza italiana, che hanno raggiunto quota 217mila. Tuttavia, il saldo naturale tra nascite e decessi rimane drammaticamente negativo, con un deficit di 281mila unità.

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