Alla scoperta dei genitori elefanti: empatici, protettivi, ma molto attenti all’autonomia dei figli
I genitori di tutto il mondo sono sempre più interessati a identificare e definire il loro stile educativo. Tra i molti approcci, uno in particolare sta guadagnando popolarità: quello dei cosiddetti "genitori elefanti". Ispirato dalla natura amorevole e protettiva degli elefanti verso i propri piccoli, questo stile di parenting si concentra su affetto, empatia e una solida connessione emotiva con i figli.
Cosa significa essere un genitore elefante?
Come nella natura, dove i cuccioli di elefante si affidano alla vicinanza e alla protezione della madre, i genitori elefanti umani adottano un approccio basato su una relazione sicura ma non oppressiva. Secondo Tovah Klein, psicologa dello sviluppo, questo stile si basa su amore, cura e protezione, lasciando spazio all'espressione emotiva dei bambini.
A differenza di altri approcci più severi, come quello adottato dai ben noti genitori tigre che pongono il successo accademico o sportivo davanti a qualsiasi altra cosa, i genitori elefanti mettono al primo posto il benessere emotivo. L'obiettivo non è solo crescere bambini di successo, ma anche individui sicuri di sé, capaci di adattarsi alle sfide del mondo e in grado di gestire le proprie emozioni.
Le caratteristiche dei genitori elefanti
I genitori elefanti si distinguono per alcune peculiarità. Uno degli elementi principali di questo stile genitoriale è l'importanza data al nido familiare, un luogo caldo e accogliente nel quale i bambini si sentono sicuri, supportati e possono esprimere liberamente emozioni e bisogni. In un simile ambiente, i bambini vengono incoraggiati a esplorare i propri interessi, senza essere costretti a seguire percorsi imposti da mamma o papà, e a risolvere in modo autonomo le piccole grandi sfide della quotidianità, sia esso un compito di scuola o un problema con l'amico del cuore.
Ciò però non significa che i figli vengano lasciati a loro stessi. Anzi, i genitori elefanti – proprio come i protettivi bestioni da cui prendono il nome – sono sempre pronti a intervenire per disinnescare eventuali minacce per la serenità dei piccoli.
Perché i figli dei genitori elefanti crescono bene
Secondo Katie Elish, psicologa dell'Intermountain Primary Children's Hospital di Salt Lake City intervenuta sul sito Parents lo scorso luglio, abbracciare la "genitorialità elefante" può comportare significativi vantaggi per lo sviluppo e il benessere emotivo dei bambini.
Innanzitutto, spiega Elish, l'approccio incentrato su dialogo e condivisione rafforza enormemente il legame genitore-figlio, portando i bambini a vedere nelle madri e nei padri non un tutore deputato a risolvere i loro problemi, ma un porto sicuro dove approdare per ricevere aiuto e preziosi consigli durante le difficoltà. Non solo. Un legame affettuoso durante l'infanzia promuove nei bambini soft skills quali l'empatia, la gentilezza e l'altruismo, nonché la capacità di instaurare relazioni sane in età adulta.
Il fatto che i figli possano contare su un ambiente sicuro e sempre pronto ad accoglierli, poi, accresce la stabilità emotiva dei ragazzi e permette loro d'imparare dai propri sbagli: un bambino che sa di essere supportato anche di fronte a un errore, sarà infatti più propenso a sperimentare e ad ampliare il proprio bagaglio di esperienze.
I rischi: troppo controllo ed eccessiva permissività
Mantenere uno stile educativo tanto attento ai bisogni dei piccoli non è però un compito semplice. Come sottolineato dalla psicologa Michelle Fanciullo, anch'essa intervenuta su Parents, la linea che separa i genitori presenti e inclini all'autonomia da quelli opprimenti e troppo permissivi è davvero sottile.
Alcuni genitori potrebbero infatti confondere la flessibilità con l’assenza di regole, con il rischio di crescere figli che non rispettano confini o autorità. I limiti invece devono sempre essere imposti, poiché i bambini necessitano di solchi sui quali impostare il loro percorso di crescita: bastano poche regole, chiare e argomentate, per far sì che i bambini imparino a distinguere i comportamenti leciti da quelli che invece devono essere evitati.
L’eccessiva protezione poi, potrebbe impedire ai bambini di sviluppare pienamente la propria autonomia e sfociare in un controllo opprimente, limitando l’indipendenza del bambino e trasformando il genitore elefante in un genitore elicottero, ossessionato da tutto quello che potrebbe turbare la serenità del proprio cucciolo.