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“Al massimo uno” è la tendenza dei Millennial quando si parla di figli, secondo gli esperti

I genitori Millennial tendono a non fare figli o a farne uno al massimo, i costi elevati della vita e una genitorialità sempre più sotto giudizio sembrano essere la causa. “Dobbiamo imparare a rivedere il concetto di famiglia, senza farli sentire giudicati per le loro scelte”.
A cura di Sophia Crotti
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figlio unico

Sempre più Millennials, uomini e donne nati tra inizio anni Ottanta e metà anni Novanta, quando si parla di figli, finiscono per decidere che al massimo ne faranno uno soltanto. I dati Istat, però, parlano chiaro e così quelli provenienti da tutto il Mondo, la società tutta non sembra davvero incentivare le coppie ad avere figli e la denatalità è imperante. Le motivazioni sono le più disparate, diversi esperti hanno detto la loro alle pagine di Parents, cercando di indagare le motivazioni che portano proprio i genitori membri della Gen Y a optare per un numero ridotto di bambini.

I figli costano sempre di più

Sappiamo bene che oggi giorno i nonni sono un vero e proprio welfare, per le famiglie che possono contare sul loro supporto. Questo accade perché i servizi per la prima infanzia, come gli asili nido, hanno sempre meno posti a disposizione dei nuovi nati e costano sempre di più: "I costi dell'assistenza all'infanzia che si trovano a fronteggiare i genitori Millennial sono molto più alti di quelli che dovevano affrontare i loro predecessori Baby Boomers e membri della Generazione X, questo spiegherebbe perché optano per un figlio al massimo" spiega Kent Bausman, professore universitario di sociologia. Il docente fa riferimento ai dati americani, ma quelli italiani dicono lo stesso. Come specifica un'indagine di Federconsumatori: nei primi 12 mesi di vita il costo di un figlio nel 2024 varia da 7.431,58 € fino ad un massimo di 17.585,78€, entrambe le cifre parlano di un aumento percentuale sull'anno precedente rispettivamente del 3 e del 5%.

I Millennial non sono supportati

I numeri di part-time involontari e dimissioni che si registrano dopo la nascita di un primo figlio per le donne sono ancora altissimi. Save The Children parla di una donna su cinque che rimane a casa dopo la nascita del suo primo figlio. Un congedo parentale squilibrato, infatti, porta le donne ad assentarsi per diversi mesi dal lavoro, aspetto che crea una discrepanza nel carico di cura dei figli e le porta spesso, anche a causa del gap salariale a doversi dimettere, per prendersi cura dei figli, cosa che i servizi d'assistenza, troppo cari per la famiglia, non potrebbero fare. "Molte mamme millennial sanno che ogni figlio corrisponde a un sacrificio per la loro carriera, che non sempre sono disposte ad affrontare" spiega Setu Shah, fondatrice di un servizio di assistenza alle famiglie, alle pagine di Parents.

Un aumento del carico mentale

Anche il carico mentale fa la sua parte, e per i genitori Millennial questo è molto più pronunciato di un tempo. "Oggi la genitorialità è un gioco di paragoni, ogni scelta di mamme e papà diventa parte di uno stile genitoriale giudicato come positivo o negativo all'esterno" spiega Shah. Secondo l'esperta gli influencer della genitorialità hanno fomentato un sentimento di forte inadeguatezza e aumentato le paure di chi si appresta a diventare genitore. "Sembrano chiedere ai genitori di impegnarsi nella gestione dei figli con lo stesso tempo e denaro che loro hanno a disposizione, quasi fossero sbagliati facendo così". Va a finire che, bombardati di informazioni e sensi di colpa, i Millennial decidano che fare un figlio non è la scelta migliore per loro. Tuttavia, secondo l'esperta, dal momento che è un dato di fatto che oggi si facciano sempre meno figli, è importante che i genitori Millennial non si sentano giudicati se decidono di avere meno figli dei loro predecessori. "Dovremmo piuttosto imparare a rivedere il nostro concetto di famiglia, è vero un figlio unico non avrà fratelli, ma questo non è sempre un male, anzi, stringerà un rapporto molto stretto con i suoi genitori, sarà seguito e potrà trovare nel gruppo dei pari il supporto che cerca" ha concluso Shah.

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