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Addormentarsi durante l’allattamento è pericoloso: i rischi e i consigli degli esperti

Secondo un recente studio, negli USA circa una donna su quattro ha raccontato di essersi addormentata durante l’allattamento. Per scongiurare un inconveniente potenzialmente pericoloso per i bambini, un gruppo di esperti ha raccolto una serie di consigli per provare a ridurre la stanchezza nei primi pesi post-parto e nutrire i bambini in maggiore sicurezza.
A cura di Niccolò De Rosa
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Addormentarsi durante allattamento

Nelle prime settimane di vita di un bambino, i nuovi ritmi imposti dalle poppate e dai pianti notturni possono mettere a dura prova la resistenza fisica e mentale delle neo-mamme, le quali, non di rado, finiscono per prendere sonno proprio mentre il loro piccolo si sta nutrendo al seno.

Benché si tratti di un fenomeno dettato da cause non imputabili a negligenze o mancanza di cura da parte delle madri, addormentarsi durante l'allattamento rappresenta però un serio rischio per l'incolumità di neonati e lattanti, i quali potrebbero non attaccarsi correttamente al capezzolo o finire soffocati sotto il peso del corpo materno. Per questa ragione un team di esperti è recentemente intervenuto sul sito Parents per fornire ai genitori alcuni preziosi consigli per ridurre il più possibile i pericoli e creare un ambiente sereno dove le mamme possano nutrire i loro bebè in tutta sicurezza.

Un'insidia diffusa

Un recente studio pubblicato su Pediatrics ha recentemente confermato quanto possa essere estenuante la vita con un neonato: più di una madre su quattro ammette di essersi addormentata mentre allattava. Se da un lato questo dato non deve in alcun modo portare le donne a maturare alcun senso di colpa, dall'altro può contribuire a prendere visione di una situazione che può risultare particolarmente pericolosa per neonati e lattanti.

Addormentarsi durante allattamento

La ricerca ha coinvolto oltre 1.250 neomamme provenienti da 16 ospedali statunitensi, raccogliendo informazioni tra il 2015 e il 2016 su bambini di età compresa tra due e tre mesi. Il 28% delle madri ha dichiarato di essersi addormenta "a volte" o "spesso" durante l’allattamento. Di queste, quasi il 34% si è addormentata nel letto e circa il 17% su un divano o una poltrona. Un dato preoccupante, poiché i casi di morti improvvisa dei bebè (la cosiddetta Sudden unexpected infant death, SUID) risultano più frequenti quando un bambino si addormenta su superfici morbide o circondato da cuscini.

Un altro dato allarmante evidenziato dallo studio è che la stragrande maggioranza degli episodi (83%) in cui le madri si addormentavano non erano pianificati, suggerendo come la stanchezza sia dunque un fattore decisivo e difficile da controllare per molti genitori.

Perché è comune addormentarsi durante l'allattamento?

Sottoposta all'analisi di simili risultati, la dottoressa Shaelise Tor, specialista in pediatria all'Università di Rochester, ha sostenuto che i genitori dovrebbero essere informati già durante la gravidanza e nel primo periodo post-parto sulle possibili conseguenze comportate dal sonno durante l'allattamento. Anzi, per la dott.ssa Tor anche le mamme che nutrono i loro piccoli con il biberon dovrebbero essere consapevoli dell'importanza di rimanere sveglie e vigili durante un momento così delicato.

La necessità d'informare le donne sui pericoli di addormentarsi durante l'allattamento non deve però essere letta come un tentativo di colpevolizzarle, anche perché il peso di simili responsabilità non ricade certo tutto sulle madri: anche i papà possono (anzi, devono) fornire il loro contributo per facilitare il compito alle proprie partner.

Allattamento

"Siate consapevoli che non siete cattive madri se vi capita di addormentarvi. Siete semplicemente madri stanche", ha ben spiegato Sarah-Ashley Law, infermiera ostetrica anch'essa intervenuta su Parents.

Come ridurre il rischio di addormentarsi

La pianificazione e la preparazione dell’ambiente per l’allattamento, soprattutto di notte, sono fondamentali per ridurre i rischi. Gli esperti offrono alcuni suggerimenti per creare uno spazio sicuro per allattare:

  • Allattare su un materasso rigido. Secondo la dottoressa Tor, il letto del genitore deve essere posizionato lontano da pareti, senza cavi, coperte o cuscini vicino al bambino.
  • Utilizzare la posizione sdraiata. Allattare in posizione sdraiata può prevenire il rischio di schiacciare accidentalmente il bambino durante il sonno.
  • Far dormire il bambino a pancia in su. Dopo che il neonato si è addormentato durante la poppata, è importante trasferirlo in un ambiente sicuro, come una culla o un lettino con un materasso rigido, assicurandosi che dorma sulla schiena.

Jessica Madden, pediatra e consulente per l’allattamento, ha anche incoraggiato i genitori a mantenere il bambino nella propria stanza, preferibilmente in un lettino accanto al letto dei genitori. In questo modo, è più facile allattare e poi riposizionare il bambino nel proprio spazio sicuro una volta terminata la poppata.

I consigli per non addormentarsi

Anche se è normale addormentarsi durante l’allattamento, ci sono delle strategie che possono aiutare a prevenire il problema e ridurre i rischi.

Allattare in un ambiente ben illuminato o in una stanza leggermente rumorosa può, ad esempio, aiutare a restare svegli. Anche guardare un programma TV o ascoltare un podcast possono stimolare i sensi, a patto ovviamente di non sintonizzarsi su contenuti dalle atmosfere "soporifere" o cantilenanti. Bere acqua fresca è un altro modo facile per mantenersi sveglie, così come evitare sostanze che provocano sonnolenza e non restare troppo ferme nella stessa posizione.

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La neonatologa Sanjie Garza-Cox reputa fondamentale anche coinvolgere il partner (o una persona di supporto) per controllare periodicamente se la madre è sveglia e se il bambino è al sicuro.

Per prevenire la stanchezza, invece, la strategia più efficace rimane quella di approfittare di ogni momento di calma per riposarsi, magari alternandosi con il compagno o il marito per turni di "sorveglianza" in modo da non lasciare mai il bambino senza qualcuno che lo controlli. Non sempre sarà possibile farsi una bella dormita, ma anche brevi sonnellini durante il giorno possono ridurre l’affaticamento notturno.

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