Ad Amsterdam c’è un parco giochi dove i bimbi sperimentano il rischio e i genitori iper-protettivi sono banditi

Si chiama Woeste Westen e si trova ad Amsterdam il parco giochi non adatto a genitori iper-protettivi e deboli di cuore. Qui i piccoli di età inferiore ai 13 anni, in una zona rurale fuori dallo smog e dal caos della città, si trovano a fronteggiare i pericoli che la natura selvaggia porta con sé. Dunque eccoli intenti a saltare oltre un piccolo fossato a piè pari, finendo nel fango, a pescare con un retino, a raccogliere da terra una lucertola per guardarne da vicino i colori o, addirittura, ad accendere un falò.
Il parco giochi rischioso per i bambini
Non ci sono strutture in plastica, reti o tappeti su cui cadere non è poi tanto doloroso per i piccoli, perché il parco giochi Woste Westen di Amsterdam si trova nel bel mezzo della natura. Diviso in aree tematiche da chiuse naturali, nel parco ci sono zone con bacini d'acqua, un percorso nel bel mezzo di un canneto, tunnel realizzati dai salici, chini verso il suolo e materiale naturale disposto a terra, utile per costruire capanne, bastoni con i quali riprodurre finte battaglie tra bambini e retini per la pesca. Tra gli alberi ci sono poi dei percorsi per l'arrampicata, sospesi, su cui i bambini possono sperimentare il rischio. I piccoli poi possono pagaiare attraverso i corsi d'acqua e riscaldare panini, pop corn o biscotti direttamente sul fuoco presente e sempre attivo nel parco giochi. Il tutto mentre i genitori si godono un pomeriggio al sole, su una terrazza rigorosamente separata dall'attrazione naturale dedicata solo ai più piccoli.
L'idea di fondare questa area per lasciare i piccoli liberi di affrontare i rischi in solitaria è nata nei Paesi Bassi, luogo dove, secondo l'Onu, ai bimbi è riservata la migliore e più felice infanzia, a seguito dell'analisi di alcuni dati spaventosi. L'associazione Jantje Beton ha infatti rilevato che se nel 2022 il 25% dei bimbi era libero di giocare da solo senza la presenza costante di genitori iper-controllanti, nel 2024 questo numero è crollato, precipitando al 13%. Come spiega al The Guardian la direttrice esecutiva del parco: "I bambini così perdono la possibilità di stabilire contatti sociali, gestire i rischi e riuscire ad essere felici anche quando le cose si fanno più stressanti".
Perché è importante che i bimbi affrontino il rischio
Come aveva spiegato la pedagogista Giacomini a Fanpage.it, le situazioni rischiose sono estremamente educative per i più piccoli, permettono loro infatti di aumentare l'autostima e la capacità di problem solving.
Nonostante i benefici di queste situazioni, secondo l'esperta, la crescente ansia genitoriale e la confusione tra pericolo e rischio induce mamme e papà ad essere iperprotettivi e a preferire i parco giochi con tanto di reti e tappeti di gomma per i piccoli.
La situazione nei Paesi Bassi dove hanno iniziato a spopolare parco giochi sicuri per i piccoli è diventata politica, tanto che i liberaldemocratici del D66 ha proposto che tutti i piccoli olandesi possano avere l'opportunità di sporcarsi di fango in questi parchi: "Giocando nella natura i bimbi potrebbero tagliarsi, farsi un livido o un bernoccolo, rischio a nostro avviso più che accettabile".
A dare il suo parere al The Guardian sui benefici di questo parco giochi rischioso e senza genitori è stato il professor Erik Scherder, docente di neuropsicologia clinica alla Vrije Universiteit di Amsterdam. "Il cervello in via di sviluppo dei bambini ha proprio bisogno di giocare all'aperto e non al riparo tra le mura di casa, perché funzioni motorie e cognitive così hanno la possibilità di interagire". Ad ammonire i genitori iperprotettivi, invece ci ha pensato il fondatore del parco, spiegando che tutte le volte che mamme e papà fermano il loro bimbo dalla possibilità di rischiare, giocare e sporcarsi con in "Fai attenzione, ti fai male, guarda che cadi" gli tolgono, senza saperlo, infinite possibilità di sviluppo. "Soppesate rischi e benefici e vi accorgerete che i vostri bimbi saranno ben felici di cadere, farsi male e imparare con l'esperienza a fare in modo che non accada più".