Abuso di sostanze tra i ragazzi: gli indizi cui fare attenzione secondo gli esperti
L'abuso di sostanze tra i giovani è un fenomeno in crescita e come dimostrato dall'ultima Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024, la fascia di popolazione tra i 15 e i 19 anni è una di quelle maggiormente interessate dal fenomeno.
Stando ai dati raccolti, circa il 39% della popolazione studentesca (quasi 960mila tra ragazzi e ragazze) hanno riferito di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita e quasi 54mila ragazzi hanno ammesso di aver fatto uso di cocaina nell'ultimo (il 2,2% del campione rispetto all'1,8 di un anno fa).
Alcuni esperti però ritengono che questi numeri potrebbero addirittura essere sottostimati, poiché spesso i consumatori di droghe non dichiarano apertamente il loro uso. Come può allora un genitore accorgersi del problema? Quali sono i segnali più comuni che evidenziano l'abuso di simili sostanze?
Segnali di allarme per i genitori
Cambiamenti improvvisi e drastici nel comportamento possono essere i primi indicatori di un disagio legato all'utilizzo di sostanze psicotrope. Questi includono sbalzi d'umore inspiegabili, irritabilità o cambiamenti significativi nelle abitudini di sonno.
Certo, simili comportamenti sono frequenti anche nei giovani che stanno attraversando le turbolenze della pubertà, tuttavia l'esperto Rocky Herron, ex-agente della divisione antidroga statunitense, ha invitato i genitori a prestare la massima attenzione a volubilità emotive prolungate nel tempo e a non accettare spiegazioni semplicistiche per tali cambiamenti.
"Quando si è sotto l'effetto di alcune sostanza, le percezioni del bambino vengono alterate, eccessivamente stimolate o smorzate" ha aggiunto in una dichiarazione rilasciata al sito americano Newsweek.
Quando non si usano sostanze, però, è l'ansia l'elemento più comune ed evidente che palesa un disagio. Gli effetti dell'astinenza rischiano infatti di destabilizzare ulteriormente il ragazzo e sfociare in manifestazioni dirompenti (anche violente) o accessi d'ira, che però possono rapidamente far posto a stati d'animo malinconici e depressivi.
Il sonno è un elemento rilevatore
Sebbene i modelli di sonno degli adolescenti possano essere molto variabili, mutamenti repentini o inspiegabili rimangono un'importante spia da tenere sotto controllo se si sospetta che il proprio figlio faccia uso di sostanze.
Se le cause di questi cambiamenti non sono evidenti è dunque importante non escludere l'uso di droghe come possibile causa scatenante e indagare in modo approfondito.
I sintomi fisici
Oltre ai mutamenti comportamentali poi, l'abuso di droghe porta l'organismo a subire conseguenze fisiologiche date dall'effetto delle varie sostanze psicotrope.
Tra i segnali più comuni che potrebbero portare un genitore a insospettirsi, il sito dell'Arma dei Carabinieri cita:
- Apatia e sonnolenza, in caso di abuso di oppiacei
- Nausea
- Inappetenza
- Stati eccitativi alternati a momenti di abbattimento
- Aggressività
- Insolita difficoltà nel linguaggio
- Pallore
- Respirazione affannosa
Se il genitore "smaschera" l'abuso o è lo stesso ragazzo a confessare la propria condotta, rivolgersi a figure professionali (medici, psicologi etc…) e partecipare a programmi di disintossicazione è sicuramente la strada migliore per uscire dall'impasse.
In questa fase delicata è però importante non farsi prendere dal risentimento o dalla frustrazione e far sentire tutto il sostegno emotivo possibile al ragazzo in difficoltà. Sapere di non essere solo in questa battaglia può risultare decisivo per cambiare in meglio il proprio domani.