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A soli 3 anni chiama i soccorsi e salva la sua bisnonna caduta a terra: “Neanche la paura del buio mi ha fermato”

Il piccolo Bridger ha soli 3 anni e già gode della nomea di supereroe per aver salvato la sua bisnonna, Sharon Lewis, da una bruttissima caduta che le ha arrecato una ferita alla testa: “Ho avuto paura del buio, ma ce l’ho fatta”.
A cura di Sophia Crotti
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nonna e nipote
immagine di repertorio

Il piccolo Bridger ha soli 3 anni e già gode della nomea di supereore, per aver salvato la sua bisnonna da una brutta caduta. Il bimbo ha fronteggiato una delle sue più grandi paure, quella del buio, per soccorrere la donna che, dopo aver perso l'equilibrio ha sbattuto contro un gradino, rischiando gravi complicazioni se il bimbo non fosse intervenuto nell'immediato.

La storia di Bridger che ha salvato la sua bisnonna

È proprio vero che alcuni bambini diventano il bastone della vecchiaia dei loro nonni, in questo caso della bisnonna. Il piccolo Bridger ha 3 anni e vive con la sua famiglia in Colorado, come riportano gli enti locali e la Cnn, ma da una notte dello scorso febbraio gode della nomea di supereroe.

A raccontarlo alla testata è la bisnonna del bimbo che si era offerta di prendersi cura di lui quella sera, mentre i suoi genitori accompagnavano la sorella al pronto soccorso pediatrico. "Dovevamo entrare dal retro dell'abitazione, ma era tutto buio e io non riuscivo a trovare le chiavi" ha spiegato Sharon Lewis, la bisnonna del piccolo. Tra l'assenza di luce e la ricerca delle chiavi la donna ha perso l'equilibrio, ed è caduta a terra sbattendo contro un angolo in cemento. "La mia gg – così il bimbo si riferisce alla nonna bis – ha sbattuto la testa e la sua ferita si è spalancata" racconta Bridger, intervistato dalla Cnn.

A questo punto la donna si è accorta di non essere in grado di rialzarsi, né tanto meno di chiamare i soccorsi, dal momento che il suo telefonino era rimasto in macchina e quindi ha chiesto aiuto all'unica persona che in quel momento era lì con lei il suo pronipote di soli 3 anni. "Gli ho chiesto di essere forte e andare in macchina a prendere il mio cellulare" ha raccontato la nonna.

Il bene per la bisnonna, più grande della paura del buio

Come in tutte le fiabe a lieto fine, c'è sempre un antagonista, in questo caso è stato il buio, il piccolo Bridger ne era terrorizzato, ma in quella notte di febbraio, a soli 3 anni, ha capito che questa sua fobia doveva venire meno per poter correre in soccorso della bisnonna.

Le telecamere di sicurezza della sua abitazione hanno immortalato il suo prode gesto: il bimbo ha raggiunto l'auto, ha preso il cellulare della nonna e ha gridato fortissimo: "Gg ce l'ho fatta, ce l'ho fatta!". Il piccolo, seguendo pedissequamente le indicazioni della bisnonna è riuscito anche a chiamare i soccorsi e a segnalare la presenza della donna a terra. "Bridger è il mio eroe, se non ci fosse stato io oggi non sarei qui a raccontare la nostra storia, ho avuto una grave commozione cerebrale e mi sono stati messi 22 punti di sutura in testa" ha raccontato la bisnonna alla testata.

Oggi la donna sta bene ed è grata alla vita per averle dato un pronipote tanto coraggioso, ha deciso di raccontare la sua storia per ricordare alle famiglie che insegnare ai piccoli le manovre di primo soccorso o a chiamare i soccorsi può salvare la vita a chi sta loro intorno, può trasformarli tutti in piccoli supereroi.

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