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A scuole non contano solo i voti, ma anche il benessere e le motivazioni degli studenti: lo studio

Un nuovo studio dell’Università del Sud Australia rivela che il benessere degli studenti, in particolare la prontezza ad apprendere, gioca un ruolo cruciale nel successo scolastico. Per i ricercatori è che oltre ai test standardizzati per valutare le competenze acquisite, occuparsi i fattori emotivi e motivazionali nei più giovani sia altrettanto determinante per migliorare le performance scolastiche dei ragazzi.
A cura di Niccolò De Rosa
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Il benessere degli studenti rappresenta un aspetto fondamentale per il loro successo scolastico, ma spesso viene trascurato dai tradizionali sistemi educativi, che si concentrano prevalentemente sui risultati di test e verifiche standardizzate. Un nuovo studio condotto dalla University of South Australia ha invece messo in luce l’importanza di diversi fattori legati al benessere, tra cui il benessere emotivo, l'impegno e la disponibilità all'apprendimento.

La ricerca, che ha coinvolto oltre 215.000 studenti, ha dimostrato come l'equilibrio emotivo e la serenità data da un'ambiente sicuro e stimolante giochino un ruolo cruciale nelle performance scolastiche dei ragazzi.

Un nuovo approccio alla successo scolastico

La ricerca ha esaminato l'impatto del benessere e dell'impegno degli studenti nelle scuole del Sud Australia, raccogliendo dati su studenti dai 10 ai 16 anni, analizzando i loro risultati nelle prove scritte e nei questionari raccolti tra il 2016 e il 2019.

I risultati hanno evidenziato che, sebbene i test standardizzati siano strutturati per valutare le abilità accademiche degli allievi, vi siano altre dimensioni del benessere – una su tutti la cosiddetta "prontezza ad apprendere", che include abilità fondamentali come la perseveranza, la fiducia in sé stessi e l'impegno – che risultano altrettanto importanti per la valorizzazione del percorso scolastico dei ragazzi.

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Secondo la dottoressa Rebecca Marrone, ricercatrice dell'Università del Sud Australia, ciò che l'indagine ha scoperto dimostra come il benessere degli studenti – inteso come un misto di serenità emotiva, motivazioni e predisposizione all'impegno – rappresenti  un fattore sempre più riconosciuto come fondamentale per il successo accademico. Eppure, sottolinea Marrone, spesso tutto questo viene messo in secondo piano in favore di un'attenzione esclusiva ai risultati dei test standardizzati.

Una visione più ampia dell'Istruzione

Anche Benjamin Lam, coautore dello studio, ha sottolineato la necessità di un cambiamento nel modello educativo, che deve riconoscere il benessere degli studenti come parte integrante dell'educazione. La ricerca, ha spiegato il ricercatore, ha rivelato che gli studenti mentalmente ed emotivamente sani sono più propensi a essere coinvolti e motivati, con un impatto positivo sulle loro performance accademiche. Tuttavia, questa relazione non è lineare: studenti con scarsi risultati scolastici non sono necessariamente quelli con livelli bassi di benessere, né quelli con buoni risultati mostrano sempre sempre un elevato benessere generalòe.

Per questo motivo, Lam suggerisce che le scuole dovrebbero adottare approcci maggiormente personalizzati, che considerino non solo i voti, ma anche fattori come la fiducia, la perseveranza e la prontezza ad apprendere. La creazione di profili di apprendimento che includano misure di benessere ed engagement potrebbe infatti aiutare a rispondere meglio ai bisogni di ciascun studente, creando un ambiente più favorevole all'apprendimento.

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