“A mio figlio può scappare una parolaccia, ma non una di queste 5 parole” il video di una mamma su Tiktok
Una mamma su TikTok ha condiviso un video elencando una serie di parole che il suo bambino non può dire, né a casa con lei, né con gli amici.
È sorprendente che nessuna di queste parole sia una parolaccia, perché la mamma spiega, quelle sono ammesse nel momento in cui il piccolo sta esprimendo una semplice emozione. Se al bimbo cade qualcosa dalle mani una piccola imprecazione può scappare, l’importante è che non sia mai volta ad offendere gli altri.
Le 5 parole proibite
Nel video su TikTok che ha raggiunto quasi 50.000 like e centinaia di commenti la giovane mamma spiega le regole legate al linguaggio che si utilizzano a casa sua ma che il bambino deve utilizzare anche fuori casa, mentre si trucca allo specchio.
“So che qualcuno rimarrà scosso dalle mie parole, ma mi auguro che tanti altri genitori siano d’accordo con me”. Sebbene ogni genitore dia le proprie regole ai figli riguardo il linguaggio, quelle di @bunnyhedaya, così si chiama la donna su TikTok, sembrano essere un po’ inconvenzionali.
“Ovviamente mio figlio non può andare in giro imprecando o dicendo parolacce ma sa che non andrà nei guai se gliene scappa una. Nel senso che se fa cadere qualcosa e dice “Oh me*da” , non mi interessa molto è solo la vocalizzazione improvvisa di un’emozione”.
Le parolacce, che cerca di non insegnare al suo bambino, secondo la giovane mamma possono avere diverse funzioni, a volte servono semplicemente a vocalizzare uno stato d’animo e lei non sente di dover rimproverare il suo piccolo per questo. Diverso è se il bambino utilizza delle parolacce per insultare gli altri, questo gli è proibito.
Ma sono ben altre le parole e i costrutti che la mamma impedisce al bambino di ripetere o dire sia in casa che con gli amici: “Se lo sento dire al telefono una di queste 5 parole sa che dovrà riattaccare e che per quella giornata non potrà più parlare con gli amici”.
Le 5 parole che il bambino non può proprio dire sono “stupido, idiota, perdente, patetico e sei morto o ti uccido”.
Il motivo per cui la donna non vuole che il suo bimbo dica quelle parole è il loro significato svilente o davvero violento, che lei desidera il bimbo riconosca come tale.
“È importante che mio figlio capisca che quelle parole non può dirle perché ogni pensiero che esprimiamo, sotto forma di parola, dice tanto di noi, ci rappresenta come persone”.
Sotto al video sono piovuti commenti di genitori d’accordo con lei e di chi ha aggiunto altre parole alla sua lista: “In casa mia non si dice “odiare”, l'odio è qualcosa di troppo grosso”. Qualcun altro dice “I miei figli non possono dire che qualcosa è noioso”, altri ancora aboliscono la parola “gelosia”.
Un utente si è invece detto contrario al metodo della mamma scrivendole “Devi però ricordarti che tuo figlio è diverso da te, potrebbe non credere nei tuoi stessi valori, prima di proibire qualcosa dovresti sentire il suo parere”.
