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“La tonsillite colpisce i bambini anche d’estate”, quali sono i sintomi e come curarla

La tonsillite, meglio conosciuta come faringite è un’infiammazione delle tonsille, molto diffusa tra i bambini in età pediatrica. Generalmente tende a rientrare nel giro di pochi giorni, tra i sintomi correlati oltre al mal di gola vi sono febbre, spossatezza e mal di testa.
Intervista a Dott. Giuseppe Indolfi
Pediatra presso l'Ospedale Meyer di Firenze
A cura di Sophia Crotti
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tonsillite bambini

Dopo il recente abbandono dei giochi Olimpici da parte del tennista italiano Sinner si è tornati a parlare di tonsillite, un malanno che pensiamo associato solo alla stagione invernale ma che, come ci ha spiegato il dottor Giuseppe Indolfi, che lavora come pediatra presso l'Azienda Ospedaliera universitaria IRCCS Meyer, può comparire anche in estate nei bambini.

Nulla di preoccupante, al piccolo deve essere concesso il giusto riposo e una permanenza di almeno 72 ore in luoghi freschi e lontani dall'esposizione diretta al sole.

dott. Giuseppe Indolfi
dott. Giuseppe Indolfi (Pediatra presso l'Ospedale Meyer di Firenze)

Cos'è la tonsillite nei bambini?

Innanzitutto il termine tonsillite non è propriamente adatto secondo me, un po’ fuorviante perché le tonsille sono strutture che stanno all’interno della faringe, e contengono delle riserve pronte di cellule con potere immunitario, quindi non è l’infezione alle tonsille che preoccupa, anzi si devono proprio infiammare per difenderci, è la faringite che innesca una tonsillite a preoccupare di più.  Poi per cultura popolare si chiamano le due patologie allo stesso modo e con tonsillite si intende un'infiammazione di origine infettiva che riguarda la zona anatomica della faringe dove si trovano le tonsille.

È molto diffusa tra i bambini?

Sì è una tra le infezioni più frequentemente diagnosticate e con maggiore incidenza in età pediatrica, anche perché stiamo parlando delle alte vie aeree, quelle più esposte al contagio, una delle sedi preferenziali per l’infiammazione su base infettiva.

Che tipo di infezioni le scatena?

Nel 70-80% dei casi si tratta di virus a trasmissione aerea, una percentuale più bassa e su base batterica, tra le varie forme di faringite e tonsillite batterica è molto conosciuta quella da streptococco.

Il mal di gola, più diffuso in inverno, colpisce i bimbi anche in estate?

Certo che sì, dipende dall’epidemiologia e dalla capacità dei germi di diffondersi sia a basse che ad alte temperature. Poi è vero che l’incidenza dei casi è maggiore in inverno, questo perché i germi responsabili delle tonsilliti e faringiti si trasmettono meglio proprio nella stagione in cui per il freddo i bimbi trascorrono meno tempo all’aperto e sono maggiori le occasioni di contagio negli ambienti chiusi. Ciò non significa però che siano escluse nel periodo estivo.

Quali sono i sintomi?

Innanzitutto il dolore alla gola, che può essere spontaneo o causato dalla deglutizione, e si associa a sintomi classici di un’infezione, la febbre alta o di modesta entità e ai sintomi tipici delle infezioni virali come le mialgie o lo stato di affaticamento.

Come si interviene?

Di solito in maniera conservativa, con i soliti consigli che si danno in caso di infezioni, siano localizzate nelle vie aeree o in altre sedi, poi è importante tenere controllati i sintomi associati. Se c’è intenso dolore si possono usare farmaci come il paracetamolo che ha proprietà antipiretiche e antidolorifiche. In caso di febbre si deve intervenire se è alta e si associa a sintomi come spossatezza, astenia, dolori muscolari, la cefalea e in questo caso controllando la febbre spariscono i sintomi associati.

È contagiosa?

tutte le forme infettive di tonsillite o faringite, sia batterica che virale possono essere contagiose e si trasmettono per via aerea.

Quando si ricorre all’antibiotico?

Nella maggior parte dei casi, essendo una forma virale, il più delle volte è controindicato assumere l’antibiotico che invece va dato solo dopo indicazione e valutazione medica. Il medico osserva segni e sintomi, ispeziona la faringe, valuta il corteo sintomatologico associato per distinguere una forma infettiva di tipo virale da una forma infettiva di tipo batterico. Poi ci sono gli strumenti diagnostici classici di laboratorio, come gli esami del sangue che discriminano forme infettive di tipo virale da quelle di tipo batterico.

Se il bimbo si ammala d’estate i genitori devono seguire precise accortezze?

Innanzitutto mantenere il piccolo in ambiente domiciliare, mite e temperato, evitare di esporlo direttamente al sole, tenerlo a riposo, usare i farmaci se necessari, attendere e valutare come evolve la faringite o la tonsillite. Se i sintomi spariscono il bimbo può tornare alla vita normale, se i sintomi persistono o sono molto intensi, bisogna fare riferimento al pediatra di famiglia.

Quanto dura mediamente?

Circa 72 ore, i sintomi crescono nelle prime 24 ore, si stabilizzano nelle 24 ore successive e tornano gradualmente alla normalità.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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