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Chi sono i velcro-baby, i bambini che vogliono sempre stare “attaccati” ad un genitore

I bimbi velcro sono quei bambini che non riescono a staccarsi da uno dei loro genitori, neanche per un attimo, nei loro primi mesi di vita. Questo attaccamento, necessario a farli sentire al sicuro, talvolta è davvero complesso da gestire.
A cura di Sophia Crotti
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bimbi velcro

Forse non avete mai sentito parlare dei velcro-baby, letteralmente i bambini velcro, che stanno spopolando su TikTok.

Questi bambini hanno una caratteristica in comune: inseguire un loro genitore, in particolare la loro mamma, come se fossero attaccati a lei con il velcro, senza mai staccarsi. Le mamme online spiegano che questi bambini non si limitano a voler dormire vicino a loro, ma vogliono stare letteralmente a contatto con la loro pelle a prescindere dalla stagione, sempre.

I bambini velcro: il trend su TikTok e il difficile ruolo dei genitori

24/7 è la cifra che si legge sotto ogni video TikTok di genitori (prevalentemente mamme in maternità) che condividono la loro stanchezza per doversi occupare costantemente dei loro bambini.

I piccoli velcro non consentono loro di trascorrere pochi attimi in un’altra stanza, non vogliono riposare nel loro lettino, odiano il seggiolino dell’auto e non vogliono stare da nessuna parte che non sia nel marsupio a stretto contatto con la loro mamma.

@varneyfamily

This girl is my velcro baby. Getting anything done can be challenging. 🥹But I know one day she won’t want me anymore. #mom #velcrobaby #clingy #momlife #toddler #1yearold

♬ Funny – Gold-Tiger

Su TikTok le mamme condividono il disagio psicologico che questa situazione crea in loro: “Mi sento in colpa, perché lascio ogni cosa a metà, il letto disfatto, la biancheria sporca, ma come si fa a fare ogni cosa con una mano sola?”. Un’altra mamma racconta che non basta stare a casa tutto il giorno per ritenere semplice compiere ogni azione con il proprio bimbo in braccio. “La maternità è dura, stare 24 ore su 24 con il proprio bambino in braccio tutti i giorni della settimana non è facile”. Altre si sentono in colpa perché non ce la fanno proprio più a tenere quel bimbo tra le loro braccia.

Nei commenti sotto ai video gli utenti si dividono tra chi dice alle mamme di lasciar piangere i propri bambini e di prendersi una pausa e chi risponde che questa è una modalità semplicistica, i bimbi possono piangere ininterrottamente per ore, rendendo tutto ancora più complesso.

Perché alcuni bambini sono così attaccati alla loro mamma?

Innanzitutto l’attaccamento dei bambini è del tutto normale e fisiologico, spiega l’assistente sociale texana Kiana Shelton alle pagine di Parents.

Quell’attaccamento del bambino alla sua mamma che definiamo troppo appiccicoso, in realtà è un meccanismo di sopravvivenza questo perché i neonati hanno bisogno di avere un adulto, sia un genitore o un caregiver accanto a loro, che gli garantisca un senso di sicurezza.

mamma stanca

Attorno ai 6-9 mesi, i neonati iniziano ad incontrare altre persone, e proprio questa socialità intensifica il loro desiderio e bisogno di sicurezza”.

Lo stesso afferma la psicologa Sangmeister che spiega ai genitori di non preoccuparsi se vedono il loro bambino “troppo attaccato a loro”, significa che sta mettendo le basi per quella sicurezza sana che lo porterà a svilupparsi e crescere.

Come comportarsi con un bambino- velcro: i consigli degli esperti

  • Le due psicologhe alle pagine di Parents hanno spiegato come ci si può comportare per superare questa fase complessa della crescita dei bambini:
    prenditi una pausa: la dottoressa Sangmeister suggerisce ai genitori di non voler per forza fare ogni cosa con il loro bimbo nel marsupio, si finisce per essere disattenti in tutto e per provare un forte senso di colpa. Prendersi una pausa dalle faccende domestiche, concedersi di riposare con il proprio bimbo in braccio non è un male
  • non lasciare piangere il bambino ininterrottamente: il piccolo sta gettando le basi per l'attaccamento sicuro e in ogni caso il suo pianto potrebbe essere tanto snervante quanto tenerlo vicino a sè tutto il giorno.
  • creare una routine: impostare un rituale cadenzato, per il quale in certi momenti il piccolo rimarrà con il genitore, in altri sarà vicino a lui ma non in braccio, lo aiuterà a poco a poco a sconfiggere l’ansia causata dal distacco perché il bimbo saprà cosa aspettarsi.
  • separarsi gradualmente: gli psicologi suggeriscono di creare un distacco che sia molto graduale con il bambino, prima separandosi da lui per una trentina di secondi, poi attendendo un minuto, fino a ritagliarsi del tempo per sé senza di lui.
  • allontanarsi mentre il bimbo è preso da un’altra attività: questo per rendere il distacco il meno doloroso possibile.
  • parlare sinceramente al bambino: dire al piccolo, a seconda della sua età che si è stanchi e sopraffatti e che ci si prenderà una pausa
  • fare insieme al bambino attività per se stesse: sia una passeggiata al parco, un ballo mentre si ascolta la propria canzone preferita, una lettura, questa può essere una strategia di coping, ossia un modo per tenere sotto controllo il proprio stress
  • essere consapevoli che è una fase: il bimbo non sarà così appiccicoso per sempre, e anche questo è molto importante per ricordare ai genitori che per quanto difficile si tratta solo di un periodo.
  • chiedere aiuto: essere genitori non è semplice ma non bisogna sentirsi soli o pensare di poter fare ogni cosa, senza chiedere aiuto.
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