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Anziani, neonati e neomamme insieme per combattere l’isolamento sociale e tornare a sorridere

Presso la casa di riposo Brunelcare’s Deerhurst di Bristol ha visto la luce un progetto intergenerazionale che ha coinvolto anziani, bambini e neomamme in grado di sconfiggere tutti insieme l’isolamento sociale.
A cura di Sophia Crotti
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credits: profilo Facebook di @Brunelcare's Deerhurst Care Home (Bristol)
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Si è commossa, una donna ricoverata presso la casa di cura Brunelcare's Deerhurst di Bristol, quando le hanno messo tra le mani, ormai rugose, uno dei neonati aderenti al progetto di scambio intergenerazionale. Ha infatti ricordato quando di bambini così piccoli ne teneva in braccio a decine ogni giorno, mentre correva tra un corridoio e l'altro del reparto di ostetricia dell'ospedale in cui lavorava.

Tutto ciò è stato possibile grazie ad un tenerissimo progetto che, grazie all'associazione Lullaby Circle, ha coinvolto i bambini di età compresa tra gli 0 e i 6 mesi, insieme alle loro mamme, dei bambolotti e gli anziani residenti presso la casa di cura Brunelcare's Deerhurst di Bristol.

Un pomeriggio insieme, anziani e bambini

È accaduto a fine febbraio presso la casa di cura di Bristol, dove risiedono diversi anziani, i quali hanno spalancato le loro porte all'arrivo di un gruppo di neomamme, accompagnate dai loro bebè. Il progetto intergenerazionale è stato reso possibile dal lavoro sincrono dell'associazione Lullaby Circle e dagli operatori della casa di cura Brunelcare's Deerhurst di Bristol. L'incontro di tre generazioni, quella di potenziali nonni, delle mamme e dei bebè ha giovato a ciascuno. Come riportato da alcune testimonianze rilasciate alla BBC, gli anziani della casa di riposo si sono commossi nel poter tenere tra le braccia bambini così piccoli, hanno provato un forte senso di autostima, dato dal potersi ancora prendere cura di esserini tanto piccoli, hanno potuto abbattere l'isolamento sociale che spesso la vecchiaia porta con sé.

I contatti sociali hanno permesso anche ai bimbi piccoli di beneficiare dell'incontro, anche se ancora non lo sanno, entrare a contatto con le mani rugose degli anziani della casa di riposo ha permesso loro di comprendere le sfide che comporta invecchiare. "Una degente della casa di riposo si è messa a piangere quando le abbiamo messo tra le braccia una neonata e ha iniziato a dire che si sentiva come fosse il giorno di Natale" ha spiegato la CEO dell'associazione alla BBC. La donna infatti, in gioventù, aveva fatto l'ostetrica e mai avrebbe pensato di riuscire a tenere tra le sue braccia nuovamente una bambina tanto piccola.

I benefici per le neomamme

A beneficiare dell'incontro intergenerazionale, però, non sono solo anziani e bambini ma anche le neomamme coinvolte. Le donne in un periodo come quello perinatale, caratterizzato spesso da estreme preoccupazioni e solitudine, possono incontrarsi e chiacchierare del proprio stato emotivo, stare insieme e vedere la gioia degli anziani nell'incontro con i loro bambini. "Essere una neomamma può essere una sfida e le neomamme hanno bisogno di sostegno", ha affermato la signora Jones, CEO dell'associazione alla BBC.

credits: profilo Facebook di @Brunelcare's Deerhurst Care Home (Bristol)
credits: profilo Facebook di @Brunelcare's Deerhurst Care Home (Bristol)

Questi incontri multigenerazionali permettono dunque alle mamme di sentirsi sostenute e finalmente non sole e agli anziani, anche con maggiori difficoltà nell'esprimere le proprie emozioni, di sorprendere tutti con una bella risata.

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