“Se i neonati occasionalmente vengono esposti agli schermi non succede niente”: il parere di una pediatra

I genitori sono continuamente sottoposti all'ansia dell'esposizione agli schermi dei loro bambini, e questo potrebbe sembrare un paradosso nella società altamente tecnologica in cui viviamo.
Se è accettato salire su un mezzo di trasporto e vedere persone con la testa china sui loro cellulari, non lo è al contempo che un bimbo molto piccolo si trovi, anche per sbaglio, dinnanzi a uno schermo al ristorante. Diversi pediatri hanno spiegato all'Huffpost perché è bene cercare di evitare l'esposizione precoce dei neonati agli schermi, rassicurando però i genitori che se dovesse succedere per brevi periodi, ai piccoli non accadrà nulla e soprattutto questo non definirà madri e padri come cattivi genitori.
Cosa causa l'esposizione precoce agli schermi nei bambini?
La società italiana di pediatria (SIP) parla chiaro, i bambini non dovrebbero essere esposti ai contenuti bidimensionali degli schermi almeno per i loro primi due anni di vita, l'AAP americana è ancora più stringente vietando pc, cellulari e tv ai bimbi più piccoli di un anno e mezzo. Il motivo sarebbe l'incredibile capacità attrattiva di questi schermi che, intrecciata alla capacità del cervello dei bimbi di imparare e assorbire costantemente informazioni e di svilupparsi nei primi due anni di vita dei piccoli, rischia di rendere questi mezzi nocivi per il corretto sviluppo dei bambini.
Secondo la pediatra Fadiyla Dopwell i bimbi hanno bisogno di esperienze in grado di nutrire il loro cervello, e in grado di intrattenere i loro 5 sensi, ben diverse da una fruizione passiva dei contenuti in tv e sugli schermi. "Prima iniziano a guardare la televisione, più per loro diventa complesso approcciarsi ad attività diverse e riuscire a concentrarsi su lezioni e studio quando raggiungono l'età scolare". Tuttavia, spiega il pediatra, l'esposizione precoce agli schermi non ha alcuna possibilità di dare vita a danni irreversibili, proprio grazie all'incredibile rapidità con cui il loro cervello si evolve. "Non è mai troppo tardi per correre ai ripari, se il bimbo più piccolo di 18 mesi si calma solo guardando uno schermo è importante impegnarsi a ridurre il tempo da lui trascorso davanti, cercando di diminuire ogni giorno di 5 minuti l'esposizione a tablet o tv e tutto tornerà come prima" ha concluso la pediatra.
Bisogna preoccuparsi se si espone il proprio bebè agli schermi
Vivendo in un mondo estremamente pervaso dagli schermi, è normale che i figli di genitori sempre online finiscano per accedere ai contenuti di cui fruiscono anche mamma e papà. Se esistono famiglie che hanno le possibilità di impedirlo, tante altre non riescono, in questo caso è necessario agire seguendo i consigli della dottoressa Dopwell:
- niente stress: pochi minuti di tv al giorno non influenzeranno per sempre la salute dei vostri bambini
- ridurre l'esposizione ed essere presenti: cercare di ridurre il tempo che i piccoli passano davanti agli schermi sarebbe l'ideale ed esporli solo a contenuti adatti alla loro età sempre accompagnati da un adulto.
- sì alle video chiamate con i nonni e ai video interattivi: un video di 15 minuti che intrattiene e coinvolge il bambino può essere ottimo per tenerlo impegnato, farlo muoversi e trascorrere del tempo con i genitori. Anche le video chiamate ai nonni vanno benissimo e il far addormentare il piccolo tra le braccia mentre si guarda una serie tv, sempre a volume molto basso e con contenuti adatti all'età dei piccoli.