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“Mio figlio mi rifiuta, e preferisce l’altro genitore”: i consigli degli psicologi per non farne un dramma

Molti bambini attraversano una fase in cui sembrano preferire nettamente un solo genitore, escludendo l’altro talvolta anche in modo molto evidente. Per quanto dolorosa, questa fase è però una normale tappa di crescita legata allo sviluppo dell’autonomia e gli esperti invitano a non prenderla troppo sul personale: il momento è passeggero e il legame si riequilibrerà con il tempo.
A cura di Niccolò De Rosa
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Crescere un bambino significa affrontare numerose fasi, alcune dolci e gratificanti, altre più difficili da comprendere e accettare. Tra queste, una delle più dolorose per i genitori è il momento in cui il bambino sembra preferire uno dei due, escludendo l'altro. Dopo mesi o anni di cure amorevoli, può essere un duro colpo vedere il proprio figlio rifiutare abbracci, giochi o attenzioni. Tuttavia, gli esperti assicurano che si tratta di un comportamento comune e temporaneo, legato allo sviluppo della personalità e dell'autonomia del bambino.

Le preferenze dei bambini sono una "dolorosa" normalità

Intervistata dall'HuffPost Uk, la psicoterapeuta infantile e portavoce dell'Association of Child Psychotherapists (ACP)  Rachel Melville-Thomas, ha spiegato come questa fase, pur spiacevole per il genitore che "viene messo da parte", è del tutto normale durante la crescita.  Nei primi anni di vita, i bambini piccoli cercano di dare un senso al mondo familiare e di comprendere chi siano le figure di riferimento più importanti per loro. Tali esigenze pososno portarli a prendere decisioni apparentemente rigide su quale genitore prediligere, anche perché non dispongono ancora di tutti gli strumenti necessari per elaborare un costrutto sociale complesso come quello della famiglia.

Alcuni studiosi, come la pediatra Nia Heard-Garris, suggeriscono poi che questa preferenza potrebbe essere un modo per esercitare una forma di autonomia: in un’età in cui le scelte dei bambini sono ancora limitate, decidere a chi rivolgersi per il conforto o il gioco può diventare infatti un modo per affermare la propria indipendenza.

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Come viene scelto il genitore prediletto?

I fattori che possono influenzare la preferenza di un bambino per un genitore rispetto all’altro sono numerosi e ancora oggetto di ampio dibattito tra gli esperti. Un cambiamento nella routine familiare, come l’arrivo di un fratellino o una nuova situazione lavorativa, può ad esempio alterare la percezione della vicinanza con i genitori, portandolo ad avvicinarsi a uno dei due, allontanandosi temporaneamente dall'altro. Se un bambino sente di ricevere meno attenzioni da uno dei due, potrebbe reagire cercando di rafforzare il legame con l'adulto che vede di più.

Anche il genere può ovviamente giocare un ruolo. Melville-Thomas ha ricordato che, intorno ai due anni, i bambini iniziano a identificarsi con il genitore dello stesso sesso, cercando di imitarlo e rafforzando la connessione con lui. In famiglie con coppie dello stesso sesso, il bambino potrebbe invece identificarsi con il genitore che sente più simile a lui per temperamento o stile di interazione.

I consigli per affrontare il rifiuto

Essere consapevoli della normalità di questa fase non elimina certo il dolore che una mamma o un papà può provare nel sentirsi messo da parte. Tuttavia, gli esperti consigliano ai genitori di non prenderla sul personale e provare ad affrontare il momento con razionalità. Il suggerimento di Melville-Thomas è, per esempio, quello di sforzarsi di mantenere una visione più ampia della situazione, ricordando che il comportamento del bambino è transitorio e non rappresenta un rifiuto definitivo, ovviamente, a patto di non allontanarsi a propria volta dal piccolo per via del suo comportamento.

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Un altro consiglio utile è poi quello di rispettare le preferenze del bambino senza insistere. Se il piccolo rifiuta un abbraccio o un momento di gioco, accettare la sua decisione aiuta molto a costruire una relazione di fiducia, anche se probabilmente spezzerà il cuore del genitore. Il rifiuto momentaneo, infatti, è un segno di sicurezza affettiva che fa comprendere al bambino di poter contare sull’amore incondizionato del genitore, indipendentemente dalle sue reazioni temporanee.

Il ruolo del genitore "preferito"

Se invece si ha la fortuna di essere il genitore momentaneamente favorito, gli psicologi raccomandano di non accentuare il distacco con l’altro membro della coppia. Pur senza forzare la situazione (e i motivi sono i medesimi di quelli sopraelencati), l'adulto "prediletto" dovrebbe approfittare di ogni occasione utile per parlare con affetto del partner al figlio e incoraggiare i momenti di condivisione in famiglia – magari attraverso attività rilassanti come leggere una storia o cantare una canzone insieme – così da offrire anche al genitore "escluso" una chance per cercare un contatto con il bimbo.

Ad ogni modo, per superare indenni questa fase è fondamentale ricordarsi che già verso i tre o quattro anni i bambini impareranno a fidarsi di entrambi i genitori icon maggiore equilibrio, rendendo questa fase solo un ricordo passeggero. Stringere i denti e non fare drammi rimane perciò la strategia migliore: farà certamente male, ma un bravo genitore può sopportarlo.

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