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I 7 segnali che il bambino ha bisogno di più attenzioni, secondo gli psicologi 

Esistono 7 atteggiamenti che i bimbi mettono in atto secondo le psicologhe per manifestare una forte mancanza dei propri genitori, dai capricci alla regressione, ecco cosa fare se il bimbo diventa improvvisamente irascibile.
A cura di Sophia Crotti
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bimbo piange

Un cosa a cui i genitori devono stare molto attenti sono i cambiamenti repentini nell’atteggiamento dei loro figli, soprattutto se sono piccoli e non in grado di esprimere a parole come si sentono.

Gli psicologi hanno individuato, alle pagine di Parents, i 7 segnali che i bimbi mettono in atto per attirare l’attenzione dei genitori e con i quali potrebbero dire loro che si sentono un po’ trascurati.

Urla, schiamazzi e capricci

Un bimbo che è sempre stato tranquillo e poco rumoroso, inizia ad urlare, a diventare irascibile e irritabile perché sta inevitabilmente nascondendo qualcosa, secondo la terapista Jay Serle potrebbe appunto richiamare così le attenzioni, che sente mancanti, da parte dei suoi genitori. “Se quando parli con qualcuno il bimbo si mette ad urlare, inizia a lamentarsi e tende ad interromperti mentre parli, è perché ha bisogno di più attenzioni da parte tua e le sta cercando come riesce”.

Anche i capricci o i crolli emotivi, soprattutto se avvengono in età prescolare, potrebbero significare che i bambini si sentono sopraffatti, secondo la terapista Joy Allovio, dalla mancanza di tempo insieme ai loro genitori. “Crollano in pianto perché non conoscono e non sanno bene come gestire questi sentimenti”.

Atteggiamento di sfida

Un altro atteggiamento che secondo la terapista Melissa Legere potrebbe essere la testimonianza del fatto che il piccolo vorrebbe più attenzioni è la sfida. I bambini piccoli diventano sfidanti quando sorridendo si rifiutano di rispettare le regole a cui avevano aderito fino al giorno prima".

Un altro atteggiamento che la terapista riconduce alla sfida è la tendenza a comportarsi in maniera molto strana, con gesti e parole che generalmente non rientrano nelle caratteristiche tipiche del loro carattere.

Si ripetono

Emily Groben, analista comportamentale, ha messo in luce un atteggiamento molto fastidioso dei bambini, quando iniziano a ripetere infinite volte un loro desiderio o una frase detta precedentemente dai genitori. “Se i bambini ti fanno la stessa domanda più volte probabilmente sta manifestando che desidera più attenzioni da te”.

bimbo disperato

Ha spiegato la psicologa, invitando i genitori a non spaventarsi troppo, i piccoli non hanno problemi di comprensione, conoscono la risposta alla domanda ma sentirsela ripetere è per loro un modo per mettersi in contatto con i genitori.

Si isolano

Anche se l’isolamento sembra essere l’opposto della ricerca di attenzioni, i bimbi che si chiudono in se stessi improvvisamente o fisicamente nelle loro camerette, che, come spiega la dottoressa Legere, evitano i momenti da trascorrere in famiglia, sembrano poco interessati alle attività insieme ai genitori, potrebbero in realtà semplicemente manifestare il loro bisogno di tempo da parte dei genitori.

Regrediscono e non accettano i no

Un altro segnale da attenzionare, che potrebbe in qualche modo essere lo specchio dell’assenza, secondo i bambini, dei loro genitori, potrebbe essere la regressione, nelle abitudini del sonno, nelle abitudini alimentari. “Se il piccolo inizia improvvisamente a dire di non essere in grado di vestirsi da solo, fate attenzione e indagate questo suo cambiamento” suggerisce la psicologa Groben. La dottoressa invita anche i genitori a non prendersela troppo se i bimbi diventano scontrosi e iniziano a non accettare i loro divieti: “I piccoli fanno apposta a farvi arrabbiare perché almeno hanno la vostra attenzione, anche se negativa, la preferiscono a nessuna attenzione”. 

Il mal di pancia e il bisogno dei genitori

I disturbi gastrointestinali dei bambini sono spesso associati a stati di stress o ansia, quindi alcuni di loro, come spiega la dottoressa Serle potrebbero manifestare un mal di pancia proprio per ricevere attenzioni dai loro genitori e quelle coccole di cui hanno bisogno. Spesso infatti i piccoli si tramuteranno in bimbi velcro, perennemente appiccicati a mamma o papà, anche in questo caso la psicologa invita i genitori a concedersi un po’ più di tempo per dare ai bimbi le attenzioni di cui hanno bisogno.

Come dare più attenzioni ai figli

Non riuscire ad essere sempre presenti per i propri bambini è del tutto normale, tra lavoro e i loro mille impegni, molti genitori riescono a trovare un momento per dialogare solo a tavola. Tuttavia la psicologa Legere invita mamme e papà che si rendono conto di qualcuno dei segnali descritti sopra a dedicare piccole attenzioni durante il giorno ai loro bambini: “Non servono grandi gesti, piccole interazioni quotidiane possono fare la differenza”.

Tra i gesti suggeriti ci sono la capacità di lodare i propri figli per i successi quotidiani e di disconnettersi dalle notifiche di pc e cellulare quando si trascorre un po’ di tempo con loro. In ultimo sapersi prendere del tempo per sé, perché dedicarsi in toto ai figli senza prendersi cura di sé non é mai la scelta giusta.

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