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“È questa la reazione di una bimba che non ha mai subito violenza”: la psicologa commenta il trend di TikTok

Spopola su TikTok un test per capire se il proprio bimbo ha mai subito violenza, la psicologa Daniela Chieffo ha spiegato a Fanpage.it, quali sono i veri sintomi da tenere d’occhio per indagare se il piccolo sta nascondendo qualche sofferenza.
Intervista a Daniela Chieffo
Professoressa di Psicologia Generale presso Università Cattolica del Sacro Cuore e direttrice di psicologia clinica presso il Policlinico Gemelli
A cura di Sophia Crotti
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Credits: TikTok
Credits: TikTok

Spopolano su TikTok video di mamme che fingono di tirare uno schiaffo ai loro bambini, mostrando la reazione divertita dei piccoli, che non le temono, e dunque scoppiano a ridere, senza ritrarsi davanti all'improvviso gesto della mamma. Ma questo test virale sui social, può davvero dimostrare che i piccoli nella loro educazione non hanno mai subito alcuna forma di violenza? Lo abbiamo chiesto alla psicologa Daniela Chieffo, Professoressa di Psicologia Generale presso Università Cattolica del Sacro Cuore e direttrice di psicologia clinica presso il Policlinico Gemelli.

Il trend su TikTok per dimostrare che i propri bimbi non hanno mai subito violenza

Sono tanti i video di mamme che riprendono i propri bambini mentre stanno giocando insieme e improvvisamente alzano un braccio o pongono la loro mano davanti agli occhi dei piccoli. Se i bimbi non si spostano e rimangono impassibili o ridono della strana condotta della mamma, secondo le donne e gli utenti di TikTok, sarebbe la dimostrazione del fatto che non hanno mai subito alcuna forma di violenza, o ricevuto nemmeno uno schiaffo. Le donne concludono il trend scrivendo: "Hannah è questa la reazione di una bambina che non ha mai ricevuto violenza". Il trend infatti si ispira alla strana condotta messa in atto da una madre, che sulla piattaforma è conosciuta come @hannah_bhiatt, la quale fa l'ostetrica e, nonostante la sua conoscenza della materia, sembra mettere in atto con il suo bimbo atteggiamenti strani, che le altre mamme riconducono a irresponsabilità e violenza.

Il parere della psicologa

La psicologa Daniela Chieffo ha spiegato a Fanpage.it perché non è bene dare credito e imitare i test per verificare se il proprio bimbo ha subito violenza che stanno spopolando sul web: "Innanzitutto è utile dire che proiettare delle immagini di bambini non è già una forma di tutela per i minori, soprattutto se questi video poi circolano online" spiega la dottoressa.

In secondo luogo, poi, ci ricorda che la paura è un'emozione primaria, che dunque ogni essere umano manifesta a modo proprio:  "La paura è un’emozione primaria, con cui si nasce, per tanto se il bambino fugge o si protegge dalle mani del genitore che si allungano verso di lui, sta solo mettendo in atto un meccanismo che ha a livello intrinseco".

Neanche i sorrisi del bambino davanti alle stranezze nel comportamento della madre, secondo la dottoressa, sarebbero il segnale che il piccolo non ha mai subito violenza: "Il bimbo magari sorride perché ha già fronteggiato la paura superandola con altri schemi di socializzazione e intersoggettività che lo portano a guardare alla minaccia di schiaffo con un sorriso".

Daniela Chieffo
dott.ssa Daniela Chieffo (Professoressa di Psicologia Generale presso Università Cattolica del Sacro Cuore e direttrice di psicologia clinica presso il Policlinico Gemelli)

La dottoressa Chieffo dunque non solo sostiene che questa prova diventata virale sui social non funzioni affatto, ma anche che sia potenzialmente pericolosa per i bambini, per due motivi principali. Innanzitutto testare il bimbo in questo modo potenzialmente violento potrebbe compromettere la relazione del piccolo con la mamma, in secondo luogo il bimbo potrebbe non sentirsi sicuro. "La mamma si deve poter affidare ai contesti che il bimbo vive, e il piccolo deve sapere che la mamma si fida degli insegnanti o degli adulti a cui lo affida, non che ha bisogno di testare se da qualcuno ha subito violenza. Sperimentare su di lui non è certo una condotta che fa bene" spiega la professoressa.

Riconoscere che il proprio bimbo abbia subito violenza è qualcosa che si può però fare tra le mura di casa, senza esporre il minore a dei test che non hanno alcuna validazione scientifica e si trovano sui social. La dottoressa Chieffo invita i genitori a osservare come la paura e la violenza possano manifestarsi a livello psicosomatico: "Fate attenzione se il bimbo manifesta improvvisa inappetenza, disturbi del sonno, facile irritabilità, o improvvisamente decide di non farsi più toccare" sono questi, secondo la dottoressa, i sintomi del fatto che il piccolo in alcuni contesti subisca violenza, non la sua risposta a un trend virale su TikTok.

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