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La vera storia di Santa Lucia spiegata ai bambini: l’origine della leggenda, le curiosità e tradizioni

Il 13 dicembre è il giorno di Santa Lucia, la protettrice della vista che in diverse regioni d’Italia porta doni e dolci ai bambini che si sono comportati bene. La leggende trae origine da una martire cristiana di Siracusa, torturata e uccisa per non voler rinunciare alla sua Fede.
A cura di Niccolò De Rosa
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La festa di Santa Lucia, celebrata ogni 13 dicembre, è una delle tradizioni più radicate e sentite d’Italia. La notte di Santa Lucia, un piccolo assaggio di magia a ridosso del periodo natalizio, è attesa con gioia soprattutto dai bambini, per i quali rappresenta un'anticipazione delle feste con dolci e regali. In diverse regioni italiane, infatti è proprio Santa Lucia a portare doni e giocattoli ai più piccoli, e non Babbo Natale.

Considerata comunemente (ma erroneamente) come il "giorno più corto che ci sia", la celebrazione di Santa Lucia mescola la venerazione religiosa con la tradizione popolare, dando origine a una ricorrenza in cui anche gli adulti possono tornare un po' bambini

La storia di Santa Lucia e l'origine della festa

Lucia – il cui nome viene dal latino lux," luce" – nacque a Siracusa, in Sicilia, tra il 280 e il 290 d.C. in una famiglia benestante e cristiana. Rimasta orfana di padre in giovane età, visse con la madre Eutichia, che da anni soffriva di una malattia incurabile. Durante un pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata, Lucia ebbe una visione in cui la Santa le prometteva la guarigione della madre e le preannunciava che sarebbe diventata patrona di Siracusa. A seguito della miracolosa guarigione di Eutichia, Lucia decise di consacrare la sua vita a Dio, distribuendo la sua ricchezza ai poveri (da qui il mito che la trasformerà in colei che porta i regali ai bambini) e rifiutando il matrimonio con un uomo ricco (ma pagano) a cui era stata promessa.

Santa Lucia e Santa Cecilia
Santa Lucia e Santa Cecilia

Questa scelta segnò però il destino della ragazza. In un'epoca storica in cui la religione cristiana veniva ancora perseguitata, il promesso sposo, accecato dalla rabbia per il rifiuto, denunciò Lucia come al prefetto di Siracusa. Dopo un processo in cui rifiutò di rinunciare alla sua Fede, Lucia subì torture e continui tentativi di martirio, da cui però uscì sempre illesa. Alla fine i suoi aguzzini decisero di decapitarla e la ragazza andò incontro alla morte il 13 dicembre del 304 d.C., quando, secondo la tradizione, aveva appena 21 anni.

Nei secoli la figura di Lucia divenne oggetto di culto e oggi la Santa viene venerata sia dalla Chiesa cattolica che dalla Chiesa ortodossa come protettrice della vista, dei ciechi e degli oculisti per la simbolica connessione con il suo nome. La leggenda narra che, durante la sua persecuzione, Lucia si strappò gli occhi per dimostrare la sua fede incrollabile, ma recuperò miracolosamente la vista subito dopo. Per questo motivo, è spesso raffigurata con un piatto che porta i suoi occhi, simbolo di protezione per chi soffre di problemi di vista.

Perché si festeggia Santa Lucia

Santa Lucia è associata alla luce che sconfigge le tenebre, un simbolismo che si riflette nelle celebrazioni in suo onore. In molte parti d'Italia, ma anche in Svezia e altri Paesi nordici, la festa di Santa Lucia prevede infatti l’accensione di candele e falò, chiari simboli della luce che torna a splendere nel lungo buio invernale. Già, perché il giorno di Santa Lucia per molto tempo è stato davvero "il giorno più corto che ci sia", poiché secondo il calendario giuliano (il calendario stabilito niente di meni che daGiulio cesare) il 13 dicembre coincideva con il solstizio d’inverno, ossia il giorno con meno ore di luce di tutto l'anno.

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Con l'introduzione del calendario gregoriano però, la data del solstizio si è spostata al 21 dicembre (anche se i movimenti astronomici non sempre rispettano questa data), ma la credenza popolare che associa Santa Lucia al "giorno più corto" è rimasta comunque viva e vegeta nel detto popolare.

Come si festeggia Santa Lucia e perché è amata dai bambini

Le celebrazioni di Santa Lucia sono diffuse in tutta Italia, con usanze che variano da regione a regione. A Siracusa, città natale della Santa, la festa è particolarmente sentita. I festeggiamenti iniziano il 9 dicembre con l'apertura della nicchia che custodisce il simulacro argenteo di Santa Lucia. Il 12 dicembre, la statua viene esposta sull'altare maggiore del Duomo, per poi essere portata in processione il giorno successivo. L’intera città partecipa con fervore alle celebrazioni, che includono preghiere, canti e cortei solenni.

In Sicilia, la festa è legata anche a un'antica tradizione culinaria: durante la giornata del 13 dicembre è vietato consumare pane e pasta, in memoria di una carestia terminata nel 1763 grazie all'arrivo di navi cariche di grano. I piatti tipici di questa ricorrenza sono a base di legumi e grano, come la "cuccia", un dolce preparato con grano cotto, ricotta e canditi.

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Nel Nord Italia, la tradizione assume un aspetto più festoso e dedicato ai bambini. Nelle province di Verona, Brescia, Mantova e Trento, la notte tra il 12 e il 13 dicembre, si dice che Santa Lucia passi di casa in casa, portando regali e dolci ai bambini che si sono comportati bene. Analogamente a ciò che fanno molti bambini nel resto del Paese durante la Viglia di Natale,  la sera del 12 dicembre consuetudine lasciare sul tavolo biscotti e un bicchiere di latte per la Santa e il suo fedele aiutanre, Castaldo, insieme a del fieno per il suo asino. La mattina del 13 dicembre, i bambini si svegliano trovando i doni e le caramelle lasciate dalla Santa come premio per la loro bontà.

Le curiosità sulla festa di Santa Lucia: come viene celebrata nel mondo

Anche fuori dall’Italia, la festa di Santa Lucia ha assunto un significato particolare. In Svezia, ad esempio, è una delle festività più importanti e suggestive. Qui, la mattina del 13 dicembre, la figlia maggiore di ogni famiglia si veste con un abito bianco, una cintura rossa e una corona di candele in testa, e serve alla famiglia dolci tradizionali come i lussekatter, panini allo zafferano. Questa celebrazione, che simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre, viene accompagnata da canti tradizionali e processioni che coinvolgono tutta la comunità.

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