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2 frasi da non dire ai figli preadolescenti per non ferirli, secondo gli esperti

In preadolescenza i ragazzi vivono un periodo estremamente delicato della vita per questo ci sono alcune frasi che i genitori dovrebbero evitare di dire loro, soprattutto legate all’età.
A cura di Sophia Crotti
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figli preadolescenti

Sono 2 le frasi che, secondo gli esperti, i genitori dovrebbero cercare di non dire ai loro figli durante un periodo complesso come quello della preadolescenza, che va dai 10 ai 14 anni.

Una mamma all’Huffpost ha raccontato di come parlare con la propria figlia ripetendole frasi legate alla sua età, sia per elogiarla che per sgridarla era per la ragazza controproducente: “Se le dico “come sei grande” diventa prepotente con il fratello, se le dico “Sei troppo piccola” si offende”. Alcuni psicologi hanno spiegato alle pagine del giornale come mai fare riferimento all’età con i preadolescenti non è mai la soluzione.

“Non pensi sia ora di crescere un po' ”

Questa è la prima frase che secondo la psicologa Lisa Damour non andrebbe mai detta ai propri figli preadolescenti. “I ragazzi durante la preadolescenza sono molto stressati dal concetto dell’età, anche senza che i loro genitori accennino a questa, sanno di doversi preparare alla vita adulta e si sforzano già per come possono di essere più indipendenti” ha spiegato la psicologa alle pagine dell’Huffpost. 

preadolescenza

Per questo invita i genitori, in un momento in cui i ragazzi sono anche molto fragili, a non utilizzare la loro età come feedback positivo o negativo delle loro azioni quotidiane. “Frasi come –ma cresci– o – ti stai comportando come un bambino- si rivolgono a un lato immaturo della personalità del ragazzo e riceveranno dunque risposte immature e arrabbiate del tipo -certo che non mi capisci proprio-”.

La psicologa dunque invita i genitori, se pensano che i loro figli si stiano comportando in maniera diversa dal solito, anche un po’ infantile, a porre loro delle domande aperte, così da dimostrare la propria vicinanza senza risultare invadenti o giudicanti.

“Bravo, sei proprio un ometto”

Adultizzare un bambino anche enfatizzando sugli aspetti positivi di un comportamento che si ritiene molto maturo, secondo lo scrittore Carl Honorè può essere negativo durante la preadolescenza. “Dire a un bambino di 10 anni che è più maturo per la sua età, implica innanzitutto che la preadolescenza sia un periodo fatto di immaturità e poi che comportarsi come adulti, anche quando si è bambini è positivo”.

Lo scrittore invita a riflettere sull’importanza di non far sentire i ragazzi sotto pressione, spingendoli a pensare al futuro, quando in un periodo fatto di forti dissidi interiori, hanno solo bisogno di stare nel presente.

preadolescenza

Bisogna rispettare i ritmi dei bambini e dei ragazzi, cercando di focalizzarsi, anche nei complimenti, sulle loro abilità. Se un bimbo ha preso un bel voto perché si è molto impegnato, basta elogiarlo per quello, senza dirgli che si è comportato come un adulto” spiega Honorè.

La psicologa Damour ha concluso dicendo che per gli adolescenti ogni emozione è amplificata e vivono sempre nella paura di deludere le aspettative degli adulti, per questo è importante non associare la loro età a comportamenti positivi o negativi, ma esserci premiandoli o facendoli ragionare sugli errori.

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