Voto maturità 2019: come calcolarlo tra crediti, prove scritte e bonus
Ieri è ufficialmente iniziata la Maturità 2019 con il tema di italiano, mentre oggi è il turno della seconda prova per mezzo milione di studenti di licei e istituti tecnici e professionali.
Nonostante le numerose novità della Maturità 2019, il voto finale dell'esame di Stato resta uguale al passato. Viene, cioè, espresso in centesimi. Ciò vuol dire che il voto minimo è 60, la sufficienza, mentre il voto massimo è 100. A cambiare è solo la valutazione delle varie prove, come come previsto dalla riforma, che ha modificato il numero dei crediti da assegnare. Il punteggio totale è dato dalla somma dei voti ottenuti nelle singole prove d'esame, le due scritte e il colloquio orale, della media scolastica e del voto in condotta, a cui possono aggiungersi punti bonus che le varie commissioni possono decidere di assegnare ai candidati più meritevoli e che abbiano rispettato alcuni requisiti. Ecco, allora come si calcola il voto della Maturità 2019 tenendo conto di tutti i crediti da sommare.
Come si calcola il voto di Maturità
Il voto di Maturità, dunque, si esprime in centesimi. È composto da una serie di elementi diversi, e cioè i crediti acquisiti dallo studente durante il triennio, per un massimo di 40 punti, e i voti delle prove scritte e dell'orale, espressi in ventesimi, a cui possono aggiungersi i punti bonus che le singole commissioni possono assegnare ai maturandi più meritevoli. Il voto finale massimo dell'esame di Stato è 100, mentre quello minimo, cioè la sufficienza, è 60. Ma procediamo con ordine.
Maturità 2019, i crediti formativi
La base di partenza per calcolare il voto della Maturità 2019 sono i crediti formativi acquisiti nel corso del triennio della scuola superiore, che possono andare da un minimo di 22 punti a un massimo di 40. Ai fini dell'attribuzione dei crediti concorrono sia la media dei voti di ciascun anno scolastico che il voto in condotta (mai inferiore al 6, pena la non ammissione alla Maturità), ma anche l'assenza o presenza di debiti formativi. I crediti scolastici sono attribuiti nel corso degli anni secondo le cosiddette tabelle di conversione (di cui segue un esempio).
Come si calcola il voto di prima e seconda prova
Ai crediti formativi bisogna sommare i voti ottenuti nelle due prove scritte per ottenere il punteggio finale della Maturità 2019. Sia per la prima prova, quella d'italiano, uguale per tutti gli istituti e in programma il prossimo 19 giugno, che per la seconda prova, quella d'indirizzo, del 20 giugno, si va da un minimo di 0 punti a un massimo di 20.
Le tabelle di conversione in ventesimi
La valutazione diventa così alla Maturità 2019 per quanto riguarda gli scritta da decimi in ventesimi. Per sapere a quale voto corrisponde in decimi la valutazione in ventesimi, è sufficiente moltiplicare il voto raggiunto per 10 e dividerlo per 20. Secondo questo calcolo, il 12 corrisponde alla sufficienza.
Voto dell'orale e punti bonus
Infine, per calcolare il punteggio finale dell'esame di Stato serve anche il voto del colloquio orale che, come le prove scritte, è espresso in ventesimi. Si va cioè da un minimo di 0 punti a un massimo di 20. Dunque, per gli scritti il voto è espresso in ventesimi per un totale di 40 punti, per l'orale sempre in ventesimi. La somma di queste 3 prove farà totalizzare il punteggio di 60 punti, a cui devono essere aggiunti i crediti del triennio. Tuttavia, oltre ai voti così ottenuti, la commissione d'esame può decidere di assegnare da 1 a 5 punti bonus al termine del colloquio orale ad alcuni maturandi per alzarne il punteggio finale, previo soddisfacimento di alcuni requisiti: gli studenti in questione devono essere stati ammessi all’esame di Stato con almeno 30 crediti e aver totalizzato almeno 50 punti alle 3 prove della Maturità.
Come avere la lode
Gli studenti più meritevoli possono essere premiati con la lode. Per ottenerla, i maturandi devono essere arrivati agli esami con 40 punti di credito e aver ottenuto 40 punti alle prove scritte e 20 punti all'orale, senza usufruire del bonus. In sostanza, per ottenere la lode c'è bisogno della media del 9 durante il triennio e del massimo punteggio in tutte le prove dell'esame di Maturità. Tanti sono i vantaggi per coloro il cui punteggio all'esame di Stato è 100 e lode: il ministro dell'Istruzione riconosce un premio in denaro di 450 euro ciascuno, possono richiedere l'iscrizione all'Albo delle eccellenze del Miur, da cui attingono università e aziende per selezionare i più promettenti, e possono ottenere l'esonero totale o parziale delle tasse in caso di iscrizione all'università.
A cosa serve il voto di Maturità
L'importanza del voto della Maturità dipende da ciò che si intende fare una volta ottenuto il diploma. Per chi voglia proseguire gli studi in Italia, il punteggio ottenuto all'esame di Stato non ha valore, in quanto i test di ingresso non ne tengono conto, neanche quello di Medicina. Discorso diverso per chi voglia tentare le proprie carte nelle università straniere, che spesso si basano proprio sul voto di maturità per selezionare i candidati da ammettere ai propri corsi. Più utile è invece il punteggio della Maturità per chi decida di intraprendere strade diverse. Ad esempio, nei concorsi pubblici vengono assegnati dei punti incrementali in base alla valutazione ottenuta all’esame di Stato, mentre alcune società richiedono un voto minimo di diploma per procedere con l'assunzione, come nel caso di Poste Italiane.