Volo MH370, inquirenti francesi certi: “I rottami trovati sono dell’aereo scomparso”
La conferma è arrivata dopo giorni di test e accertamenti. La Procura francese ora è “sicura” che il pezzo d’ala recuperato all’isola La Réunion il 29 luglio appartenga al volo MH370 scomparso nel marzo 2014,con 239 persone a bordo, mentre era in rotta da Kuala Lumpur a Pechino. Per ottenere “un’identificazione certa”, spiega in una nota la procura di Parigi, è stato necessario combinare le analisi scientifiche, svolte dagli esperti della Direzione generale degli armamenti del ministero della Difesa francese in un laboratorio vicino a Tolosa, con un’indagine più tradizionale. Gli esperti hanno infatti rilevato “tre numeri all’interno del flap”, una parte dell’ala che si alza o abbassa durante il decollo e l’atterraggio per migliorare l’aerodinamica. Cifre che hanno permesso di collegare il pezzo alla filiale Difesa e Spazio del gruppo Airbus, che fornisce a Boeing questo tipo di componenti per i Boeing 777, il modello di aereo del volo della Malaysia Airlines. Quindi, una serie di dati tecnici e “l’udienza di un tecnico dell’azienda” hanno permesso di “associare formalmente” il frammento ritrovato all’aereo scomparso.
Il mistero del volo malese scomparso
Ora si spera che quel pezzo di ala possa dare qualche risposta a quello che ad oggi è il mistero più grande della storia recente dell’aeronautica civile. L’obiettivo principale è naturalmente ritrovare la carcassa, seguendo all’indietro il percorso che potrebbe aver compiuto per raggiungere l’isola nell’Oceano Indiano, a est del Madagascar, a migliaia di chilometri di distanza dalla zona in cui sono ancora in corso le ricerche delMH370. Su cosa sia accaduto all’aereo sono state avanzate numerose tesi: 1) Un’avaria improvvisa e catastrofica che ha impedito ai piloti di lanciare l’SOS. 2) Un atto terroristico. 3) Il gesto doloso di uno dei piloti (con azione suicida come per il Germanwings sulle Alpi francesi). 4) L’aereo è stato abbattuto, con tre scenari possibili.