Vittorio Arrigoni: 2 dei suoi rapitori muoiono nello scontro con le milizie di Hamas
L'uccisione di Vittorio Arrigoni è stata lavata nel sangue, come mai lui avrebbe voluto. S'è concluso così il blitz delle milizie di Hamas nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza: qui infatti s'erano barricati gli assassini di Vittorio e qui, oggi, è andato in scena un cruento scontro a fuoco. Nel pomeriggio Mohammad al-Salfiti, uno dei rapitori, s'era consegnato ad Hamas in seguito alla sparatoria. I suoi complici, però, erano rimasti barricati in un edificio, decisi a resistere fino alla morte. E alla fine sono morti. Secondo le notizie che arrivano da Gaza, uno dei due sarebbe morto nello scontro a fuoco; l'altro, un giordano, si sarebbe invece suicidato per scampare all'arresto.
Il padre di Abdul-Rahman al-Breizat, il ragazzo giordano, stenta però a credere alla versione dei servizi di sicurezza di Gaza secondo i quali suo figlio si sarebbe ucciso da solo. L'uomo da dichiarato:
Non ha senso che si sia ucciso. L'islam lo vieta. Lo hanno ucciso; mio figlio leggeva il Corano, pregava e digiunava durante il ramadan. Non sappiamo che fare ora. Quando saremo ufficialmente informati della sua morte, la famiglia si riunirà per decidere.
L'operazione di Hamas è finita quindi nel sangue. A nulla sono serviti i tentativi di mediazione delle famiglie dei salafiti ultraintegralisti responsabili della morte di Vittorio. E dire che a provare una mediazione era stato anche Abdel-Walid al-Maqdisi, il capo fazione salafita arrestato a Gaza del quale la stessa cellula responsabile del rapimento di Arrigoni aveva chiesto inizialmente la liberazione in cambio del rilascio del volontario italiano.
Intanto Don Fabrizio, parroco di Bulciago (paese di cui era originario Vittorio Arrigoni), ha fatto sapere all'Ansa che i funerali del volontario si terranno domenica 24 aprile alle ore 16:30. Al momento il feretro di Vittorio si trova ancora all'ospedale italiano del Cairo, dove amici e militanti stanno vegliando su di lui. Domani la salma arriverà in Italia, precisamente a Roma, dove verrà eseguita l'autopsia prima che Vittorio torni a Bulciago.