Violentata da tre carabinieri in Caserma dopo l’arresto, indagato anche un vigile
E' successo la notte tra il 23 e il 24 febbraio, nella stazione dei carabinieri del Quadraro. Una donna di 32 anni, originaria di Crema ma residente a Roma ormai da diverso tempo, viene arrestata per furto. Condotta nella caserma dei carabinieri del Casilino, le dicono che andrà a giudizio per direttissima il giorno successivo; la nottata, quindi, la trascorrerà in cella. Ma non nel Casilino, dove non c'è posto, ma nella stazione del Quadraro, popolare quartiere fra Appio e Tuscolano. Ci giunge di notte.
Quando la donna è già in cella, arrivano in caserma tre militari, un appuntato e due Carabinieri, che vantano un fogli0 disciplinare immacolato, come affermano dal Comando Generale. Con loro anche un vigile. In caserma bevono tutti e fanno bere anche la detenuta. Ad un certo punto i quattro uomini le aprono la cella e le dicono di seguirli in sala mensa. Ed è proprio qui che si sarebbe consumata la violenza sessuale. I rapporti sono ripetuti e, nel mentre, la donna riesce a memorizzare i tatuaggi di uno dei quattro uomini disegnati su una parte specifica del corpo.
Giovedì 24 febbraio, il processo per direttissima: ricorda quanto accaduto nella sala mensa della stazione, ma non racconta nulla. Viene scarcerata. Una volta giunta a casa, è il suo compagno, un agente immobiliare, a convincerla a sporgere denuncia. Il pomeriggio si reca alla stazione dei carabinieri del Casilino e racconta tutto ciò che si ricorda.
Al Policlinico Casilino, dove viene sottoposta al tampone vaginale, confermano l'assenza di segni visibili di violenza. Intanto, le indagini della Procura giungono dritte dritte ai quattro indagati, che confermano i rapporti sessuali, ma non la violenza, perché la donna si era dimostrata consenziente.
I militari del Nucleo investigativo di via In Selci stanno indagando al fine di ricostruire quanto accaduto. Intanto che si faccia chiarezza, i tre carabinieri sono stati trasferiti al gruppo di Ostia.
Questa la dichiarazione del sindaco di Roma, Gianni Alemanno: "Ho appreso con sconcerto di questo gravissimo episodio su cui bisogna fare immediatamente chiarezza. Sono sicuro che l'Arma prenderà immediati provvedimenti per contribuire all'accertamento delle responsabilità e per isolare eventuali "mele marce" che, in ogni caso, non possono incrinare la fiducia che i romani hanno nei confronti dei carabinieri".