Vicenza, rinuncia alle cure in gravidanza: dopo il parto Silvia muore di tumore
Pur di salvare il bambino che portava in grembo aveva deciso di rinunciare alla chemioterapia ma dopo la nascita del piccolo è stata sconfitta dalla malattia. Silvia Pozzan, mamma di trentasei anni, è morta martedì scorso a Sossano, nella provincia di Vicenza. Aveva un tumore al fegato che si è aggravato in pochissimi giorni. A raccontare la storia di questa coraggiosa donna è il Giornale di Vicenza. Silvia lottava contro quel brutto male da tre anni. Quando è rimasta incinta ha deciso di rinunciare alle cure per non danneggiare il piccolo che portava in grembo. E a quel punto il tumore si è ripresentato più volte attaccando il seno e il fegato. Dopo la nascita del suo bambino, il tumore che sembrava essere stato contenuto è tornato e ha attaccato il fegato in una forma particolarmente aggressiva. A quel punto non c’è stato più nulla da fare: la giovane mamma è morta nel giro di poche settimane. L’addio a Silvia Pozzan verrà dato sabato 17 novembre, alle 10, con un rito civile nel cimitero di Orgiano.
La storia simile di Chiara Corbella Petrillo – Il caso di Silvia Pozzan non è il primo: nel luglio scorso la diocesi di Roma ha aperto il processo per la causa di beatificazione di Chiara Corbella Petrillo, una donna romana che, come la mamma vicentina, aveva rifiutato di sottoporsi alla chemioterapia mentre era incinta. Chiara Corbella è morta nel giugno del 2012 a ventotto anni e la storia della sua famiglia – una storia di grande forza e coraggio – ha fatto il giro del mondo. La giovane donna aveva conosciuto quello che sarebbe diventato suo marito durante un pellegrinaggio a Medjugorje. Sposi ad Assisi, avevano perso la loro primogenita affetta da una malformazione pochi minuti dopo la nascita. Poi era arrivato il secondo figlio, purtroppo anche lui con malformazioni che non l'hanno fatto sopravvivere. Con la terza gravidanza è arrivata anche la malattia. Chiara doveva scegliere se curarsi o far crescere il bimbo che aveva in grembo. Ha rimandato per mesi i trattamenti e alla fine era troppo tardi. È morta poco dopo la nascita del suo bambino, Francesco.