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Vicenza, 16enni raccattapalle mezze nude a bordo campo: scoppia la polemica

I ragazzi delle giovanili del Vicenza Calcio, nella partita di esordio di campionato, sono stati sostituiti da una decina di “minorenni col culo da fuori”, griffate Diesel (il proprietario della squadra è l’imprenditore Renzo Rosso), poi risultate essere le Under 16 dell’Anthea Volley. L’iniziativa non è piaciuta a tutti…
A cura di Biagio Chiariello
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Il debutto allo stadio Romeo Menti del Vicenza di Renzo Rosso, l’imprenditore della Diesel, ha catalizzato l’attenzione non certo per la partita (per la cronaca 0-0 contro la Giana Erminio). Non sono passate inosservate infatti le ragazzine a bordo campo. In shorts e top, rigorosamente voltate di spalle alle tribune, visto che avevano il compito di sostituire i tradizionali raccattapalle (solitamente i ragazzi del settore giovanile), sono state immortalate in foto e video da tifosi, stampa e tv locali che seguono la squadra di casa. Per l’occasione sono state impiegate (per tutti i 90 minuti) ragazze under 16 dell’Anthea Volley (società pallavolistica vicentina).

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Un’iniziativa che ha fatto discutere.

L'immagine della donna promossa a Vicenza, anno Domini 2018.

si parla tanto di femminicidio, di sessismo, di lotte e battaglie per le pari opportunità.
si parla tanto del ruolo della donna nella società occidentale e cattolica, come modello positivo da contrapporre alle altre società del sud del mondo.
si parla tanto, troppo, e forse inutilmente, se poi il risultato è questo:

Minorenni col culo fuori piazzate sotto una curva di tifosi, e più in generale all'interno di tutto lo stadio, luoghi certamente non famosi per il rispetto, l'educazione e l'amore per il prossimo.

VERGOGNA TOTALE per chi ha solo pensato una schifezza simile.

Questo il post di Giulio Berardi, ripreso dal consigliere comunale di opposizione, Sandro Pupillo. Mentre Paolo Bedin, direttore generale biancorosso, intervistato da Il Giornale di Vicenza, ha già assicurato che l’iniziativa “avrà un seguito, continueremo a proporla in collaborazione con le varie squadre femminili della provincia. Abbiamo cominciato con l’Anthea Volley, andremo avanti con il Vicenza femminile, il Famila Schio e altre”. Sempre e solo ragazzine comunque, possibilmente poco vestite (griffate ovviamente Diesel).

Un nuovo corso, basato anche sull'immagine dunque, rappresentato dal colpo d'occhio all'ingresso principale del Menti, con l'aiuola di benvenuto vicino l'area ospitalità. Il Vicenza risponde chiarendo poi che l’iniziativa è volta a riunire gli sport e la provincia, nell’ottica di quella “squadra del territorio”, tante volte citata dallo stesso Rosso. E specificando anche che gli abiti delle raccattapalle muteranno comunque in base alle stagioni.

La replica del Vicenza

“Apprendiamo con rammarico delle polemiche suscitate dall’iniziativa di collaborare con le realtà sportive femminili del territorio, nell’attività di recupero palloni a bordocampo, durante le gare interne della nostra prima squadra. A suscitare scalpore l’abbigliamento indossato dalle ragazze, abitualmente utilizzato nella vita quotidiana delle teenager, ma strumentalizzato in particolare da una foto scattata dagli spalti diventata virale sui social network. Non era nostra intenzione ledere la sensibilità del pubblico, né soprattutto esporre le ragazze a critiche così forti che non meritano, avendo partecipato con entusiasmo all’evento, in accordo con la loro società di appartenenza. Proprio per affermare la bontà dell’iniziativa volta a promuovere la sinergia tra realtà sportive del territorio, prenderemo atto delle reazioni suscitate, nelle forme e modalità organizzative delle future partite”.

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