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Vertice di Roma, accordo su misure per la crescita pari a 130 miliardi di euro (VIDEO)

I quattro leader Monti, Hollande, Merkel e Rajoy hanno trovato un’intesa su un pacchetto di misure per la crescita da portare al prossimo Consiglio europeo di Bruxelles.
A cura di Antonio Palma
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Vertice di Roma, accordo su misure per la crescita pari a 130 miliardi di euro

Un accordo di massima su crescita e sviluppo e su un pacchetto di misure da varare in concorso con il Consiglio europeo di Bruxelles, sono questi i risultati giudicati unanimemente soddisfacenti dai leader dei quattro Paesi riuniti nel vertice di Roma oggi a Villa Madama. Monti, Merkel, Hollande e Rajoy hanno portato avanti una riunione preparatoria dunque per contribuire alla preparazione del Consiglio di fine giugno, come ha ricordato Monti. Le parole d'ordine sono state crescita e stabilità di bilancio "le due facce della stessa medaglia", come ha detto la Merkel, per questo i quattro presidenti  sono stati concordi nel reputare cruciale il rilancio della crescita e degli investimenti per la creazione di più posti di lavoro negli stati membri dell'Unione Europea sul medio e lungo periodo.

Pacchetto di misure pari all'1% del Pil europeo – Tutti insieme i quattro sosterranno una pacchetto rilevante di misure nel Consiglio che prevede movimento di risorse per circa 130 miliardi di euro, circa l' 1% del Pil dell'Europa, con una considerazione però anche per gli investimenti effettuati per la crescita. Accordo anche per una maggiore integrazione bancaria e fiscale attraverso una cooperazione rafforzata e l'introduzione di un'imposta sulle transazioni finanziarie. Quello che è emerso in generale è la volontà di una maggiore cooperazione tra i Paesi e dunque tutti hanno chiesto "maggiore Europa".

Irreversibilità del progetto euro – Una cosa i quattro leader hanno voluto mettere in chiaro "l'irreversibilità del progetto euro" come l'ha definita Monti, ovvero l'impossibilità di tornare indietro dalla moneta unica e dunque necessità dello sforzo comune per salvare l'Euro e l'Unione monetaria dalla crisi economica. Per questo anche se con piccoli passi l'auspicio di tutti è quello di una maggiore integrazione politica affinché l'Unione possa rivelarsi più forte anche nella difesa delle economie nazionali.

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