Ventimiglia: migranti ancora sulla scogliera, in città corteo dei centri sociali
Sono ancora almeno 170, secondo le stime della Croce Rossa Italiana, i migranti che ancora si trovano sulla scogliera di Ponte S.Ludovico a pochi passi dal confine italo-francese di Ventimiglia. Si trovano lì ormai da una settimana dopo che Parigi ha deciso un sostanziale blocco dei passaggi con una stretta sui controlli alla frontiera. Molti migranti oggi hanno chiesto alla Croce Rossa Italiana e Francese di poter avere delle carte geografiche. "Hanno chiesto le carte perché molti di loro sono stati portati da un paese all'altro e non sanno dove si trovano né dove si trova il paese in cui vogliono recarsi. Stiamo facendo un appello tramite i social per ottenere cartine e libri scolastici di geografia" hanno spiegato i volontari della croce rossa. La notte fortunatamente è passata tranquilla anche perché la situazione nell'area sembra meno tesa dopo le proteste dei giorni scorsi quando in zona si erano accalcate anche 6-700 persone. Del resto il fatto che la Francia abbia deciso di lasciare andare liberamente i migranti che non vengono riaccettati dall'Italia dopo il respingimento sembra aver contribuito a questa situazione.
La situazione intanto è migliorata anche alla stazione ferroviaria della città di confine. La maggior parte dei migranti che erano arrivati a Ventimiglia per poter attraversare la frontiera e rimasti bloccati al confine infatti ha accettato di trasferirsi nei locali messi a disposizione da Rfi poco lontano. Proprio nel piazzale antistante la stazione alle 14 ci sarà un presidio organizzato da varie associazioni e centri sociali come gesto di solidarietà e dialogo con i migranti. La manifestazione prevede anche un corteo che però non dovrebbe spostarsi dal centro cittadino. Ad ogni modo da parte francese, per precauzione, alla frontiera in queste ore si sta rafforzando la presenza della Police Nationale, della Gendarmerie e della Compagnie Republicaine de Securitè, ovvero il reparto antisommossa della polizia francese.