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Venne il giorno in cui a New York decisero che non si poteva più fumare a Central Park

Da lunedì a New York City è in vigore il divieto di fumare in parchi, spiagge, campi da golf, stadi: il provvedimento, destinato a far discutere, è motivato dalla volontà dell’amministrazione di garantire ai newyorkesi una maggiore qualità della vita.
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divieto fumo luoghi pubblici

Una passeggiata al parco, il sole che accarezza la pelle e una sigaretta: la giornata tipo di un fumatore che abbia voglia di rilassarsi, potrebbe essere pressapoco questa. O meglio, poteva essere questa. Per i fumatori newyorkesi, infatti, da ieri è scattato il divieto di fumare all'aperto, nei luoghi pubblici.  Da lunedì niente più sigaretta al parco, in spiaggia, in piazza, nelle aree pedonali, porticcioli, campi da golf e stadi. Già, nel Paese che ha fatto della libertà la propria bandiera, da oggi in poi i fumatori potranno dedicarsi al vizio/piacere del fumo (quasi) soltanto in privato.

Anche se proprio non ce la fate a restare senza fumare, non vi resta altro che rassegnarvi: un "boccone" di tabacco, infatti, potrebbe costarvi fino a 50 dollari di multa; una sanzione che potrà essere emessa soltanto dai 200 ufficiali dediti al pattugliamento dei parchi. Questo è quanto hanno dichiarato i lunedì i funzionari del Dipartimento sui Parchi: "Il nuovo divieto di fumo è una regola sulla qualità della vita che in primis bisogna applicare su sé stessi. Contiamo sul rispetto di questa regola da parte di tutti i newyorkesi, come succede già per altre regole sulla qualità della vita.I poliziotti dei Parchi, che garantiscono la qualità della vita nei nostri parchi e le spiagge, possono emettere multe a coloro che non rispettano le regole  dei parchi, e quando è possibile istruiranno e consiglieranno prima di intraprendere ulteriori azioni, una volta accertato la conformità alla legge."

Sembra essere un provvedimento severo ed estremamente proibitivo, ma è sicuramente, come dice Thomas Farley, commissario della salute di New York City in primo luogo una regola da applicare su sé stessi. Il fine è quella di garantire ai cittadini una maggiore qualità della vita, che si ottiene anche attraverso la drastica riduzione dell'esposizione al fumo passivo.  A tal proposito, anche il sindaco di New York City, Micheal Bloomberg, ha accolto con entusiasmo il provvedimento: "Ora i nostri spazi pubblici saranno non solo più piacevoli ma anche più sani, più pulito e più belli. Sappiamo tutti che il fumo è mortale, ma il fumo passivo rappresenta un pericolo grave allo stesso modo per la salute pubblica. L'abbassamento del tasso di esposizione al fumo passivo è un passo importante per rendere la nostra città sana"

Prima di oggi, il fumo era vietato soltanto nei locali chiusi, secondo quando aveva previsto una legge del 2003; contestualmente a tale divieto a New York negli anni dal 2002 al 2009  il numero dei fumatori è calato del 27%.  Ad ogni modo, il provvedimento è destinato a far discutere: nonostante alcuni cittadini credano che un tale divieto sia eccessivamente restrittivo, secondo altri, si tratta di un provvedimento ideale per proteggere i bambini e la loro salute. Intanto, per chi proprio non riesce a stare a secco di tabacco restano sempre i marciapiedi cittadini, che al momento non coinvolti dal divieto.

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