Vendola sfida il Pd, serve un nuovo patto per il centrosinistra
Un chiaro messaggio al segretario del Pd Bersani quello lanciato ieri da Nichi Vendola nel corso dell'assemblea nazionale di Sinistra, Ecologia e Libertà a Roma. Il segretario di Sel, pur criticando il Partito Democratico per l'appoggio al Governo Monti, ha più volte invitato il centrosinistra ad unirsi in una nuova alleanza per costruire una vera alternativa "al Governo dei tecnici". Un Governo che non piace alla sinistra italiana, ha spiegato Vendola, perché fatto da burocrati che "danno risposte tecniche a problemi politici", che non contrastano le speculazioni finanziarie vere colpevoli della crisi in atto. Un nuovo tentativo di riunire tutto il centrosinistra quello di Vendola, a testimoniarlo lo stesso tema cardine dell'assemblea che recitava "Per la giustizia sociale, una nuova Sinistra per salvare l'Italia e l'Europa", una nuova coalizione di governo che raggruppi oltre al Pd, l'Italia dei Valori e i fuoriusciti dal Parlamento come Rifondazione Comunista.
Insomma un invito a svoltare a sinistra per i Democratici, con un ritorno al passato, contro le derive degli ultimi mesi del Pd verso un partito più liberista che socialdemocratico. Del resto lo stesso Vendola, accanto ai toni di riconciliazione verso gli alleati, lancia anche un avvertimento che sa di sfida "a fronte di una svolta a destra di una parte della sinistra, io non sentirò il richiamo della foresta di una sinistra che grida alla luna i suoi canti utopici" ha detto il Governatore della Puglia dal palco. Insomma alleanza sì, ma non a tutti i costi e contro gli ideali di una sinistra storica che al centro di tutto mette l'equità sociale, è questo il messaggio lanciato agli alleati. Lo scopo evidente è quello di prepararsi per tempo alle nuove elezioni politiche avviando un percorso comune "mettendo insieme una carovana in un lungo viaggio" che porti a scegliere il candidato unitario della sinistra.
Un nuovo patto che si muova sulla strada già intrapresa dalle tante realtà di coalizione formate nelle amministrazioni regionali e locali. Non a caso ospiti in sala anche i sindaci di Milano, Napoli e Bari, Pisapia, De Magistris e Emiliano, simboli di un rinnovamento del centrosinistra partito dal basso e vincente nelle urne. Una coalizione, nelle intenzioni di Vendola, che contrasti la deriva populista del Paese, che per il leader di Sel è evidente nelle azioni di alcune forze politiche e sociali italiane. Un'alleanza che riparta, invece, dalla lotta alla povertà e a favore del lavoro "la medicina è l'equità, ma non nel senso di rendere precari i garantiti, ma di rendere garantiti i precari" ha detto Vendola, difendendo dal palco i lavoratori della Fiom estromessi da Pomigliano e chiedendo di estendere l'art.18 dello statuto dei lavoratori a tutti i dipendenti delle piccole imprese.
In attesa di una risposta da parte del Pd, Vendola insieme a Di Pietro si prepara ad annunciare un nuovo percorso unitario tra Sel e Idv in una conferenza stampa in programma fra qualche giorno. Il tentativo sembra sia quello di incalzare Bersani e lo stato maggiore dei Democratici a prendere una decisione nel più breve tempo possibile, ma Vendola ha rassicurato "con Idv è cresciuta una certa sintonia e vogliamo registrarla per metterla come un dono sul piatto di tutto il centrosinistra".
Vendola all'assemblea di Sel
L'intervento del Governatore della Puglia dal palco dell'assemblea nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà