Vendola e Di Pietro, il duo che rilancia l’unione a sinistra
Vogliono fare sul serio i due leader di Idv e Sel, che oggi hanno nuovamente lanciato un invito all'unione di tutto il centrosinistra alle prossime elezioni. Nella conferenza stampa indetta alla Camera dei deputati per rilanciare una nuova alleanza di centrosinistra per un'alternativa al Governo dei tecnici, Di Pietro e Vendola hanno chiarito le loro posizioni e hanno gettato l'ennesimo invito a Bersani a prendere una decisione.
Un Di Pietro per nulla scosso dal malore di ieri che, nonostante l'apertura al Pd, ha voluto chiarire i suoi punti fermi soprattutto il no al Governo Monti e ai provvedimenti che hanno "il segno della dismissione del welfare". Un no che non inficia la futura alleanza, ha chiarito Di Pietro, e che oltre a Pd Idv e Sel possa richiamare anche tutti quei soggetti politici che si sentono vicini alla stessa visione politica progressista. Un'alleanza quella con il Pd non a priori dunque, ma un'alleanza sul programma elettorale e sul progetto di Governo da stilare insieme, un cantiere aperto su cui discutere e realizzare il futuro della coalizione. Un cantiere che costruisca la nuova piattaforma su cui puntare per le prossime elezioni politiche che secondo i due non tarderanno ad arrivare.
Insomma un chiaro messaggio quello lanciato dai due leader per ricordare ai Democratici che bisogna prepararsi in tempo in modo da dare ai cittadini una possibilità di scelta ben strutturata. Del resto sulla possibilità di alleanza sia Vendola che Di Pietro sembrano sicuri perché, come aveva fatto intuire Vendola nel suo discorso al congresso di Sel e come ha detto l'ex magistrato, certamente non potrà esserci un tandem Pd Pdl. I due leader, però, tendono la mano e ricordano che nessun divieto è stato posto da loro per l'ingresso di nuovi soggetti politici, ma che il confronto deve avvenire sui programmi. Lo stesso Vendola ha ricordato "non ho mai detto mai con Casini, ma non voglio neppure essere io oggetto di un veto", via libera verso un centrosinistra allargato, insomma, purché non si trasformi in un completo abbandono delle richieste della sinistra.