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Vaticano: il sondaggio mondiale di Papa Francesco su nascite, gay e divorziati

La Santa Sede ha deciso di condurre un sondaggio su come le parrocchie affrontano le questioni come il controllo delle nascite, il divorzio e il matrimonio gay. L’insolita iniziativa è in preparazione della Conferenza episcopale della famiglia prevista per ottobre 2014.
A cura di Susanna Picone
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Un sondaggio per capire come i cattolici affrontano le questioni sensibili come il divorzio, il matrimonio gay e il controllo delle nascite. Un sondaggio a livello mondiale “pensato” dal Vaticano e a cui dovranno rispondere le parrocchie. La Santa Sede, forse anche per allontanarsi da quell’approccio “vaticano-centrico” di cui ha talvolta parlato Papa Francesco, vuole insomma sapere e coinvolgere maggiormente i cattolici di tutto il mondo. Il sondaggio è stato inviato a metà ottobre dalla Conferenza nazionale dei vescovi con una richiesta da parte del coordinatore del Vaticano, monsignor Lorenzo Baldisseri, di condividere subito il documento e di ricevere rapidamente le risposte. Risposte che dovranno arrivare in Vaticano entro la fine dell’anno e che aiuteranno a definire l’agenda per un sinodo straordinario delle Conferenze episcopali nazionali nell’ottobre del 2014 che avrà come tema i cambiamenti della famiglia.

Le domande proposte ai cattolici di tutto il mondo – Tra le domande formulate ai cattolici di tutto il mondo ci sono quelle se il matrimonio gay è riconosciuto nel loro Paese, come i sacerdoti si rivolgono alle coppie dello stesso sesso, come rispondono alla richiesta degli omosessuali di avere una educazione religiosa per i loro figli. Nel sondaggio si fa riferimento anche a coloro che hanno scelto il divorzio e che sono risposati e si chiedono anche informazioni sul controllo delle nascite, si chiede ai coniugi se tendono a seguire l’insegnamento della Chiesa sull’uso della contraccezione artificiale. Osman, portavoce della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti a Washington, ha detto che sarà compiuto di ogni Vescovo determinare quale sarà il modo più utile per la raccolta di informazioni da fornire a Roma. Nel Regno Unito i vescovi hanno per esempio deciso di inviare il sondaggio online in modo tale da raggiungere il maggior numero possibile di persone.

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