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Val di Susa: riparte la protesta dei No Tav

In Val di Susa migliaia di persone stanno manifestando contro l’alta velocità Torino-Lione. La folla è divisa in due cortei: uno composto dalle istituzioni, l’altra da aderenti ai centri sociali.
A cura di Alfonso Biondi
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Movimento No Tav

Ricomincia la protesta in Val Di Susa. Dopo i violenti scontri del 27 giugno tra manifestanti e forze dell'ordine, cittadini e istituzioni locali tornano per strada per manifestare contro l'alta velocità Torino-Lione. Le persone presenti sono migliaia. L'autostrada Torino-Bardonecchia è stata chiusa per ragioni di sicurezza, causa un lancio di pietre dai boschi che circondano il tratto.

IL CORTEO ISTITUZIONALE- I dimostranti sono divisi in 2 cortei. Il primo, che potremmo definire "istituzionale", è partito da Forte di Exilles ed è composto da amministratori locali della Val di Susa, con in testa Sandro Plano, presidente della Comunità montana Val di Susa e Val Sangone. Si vocifera che a questo corteo potrebbero prender parte anche Beppe Grillo e Paolo Ferrero della Federazioni della sinistra, oltre che esponenti della Fiom, del Wwf e di forze politiche di sinistra. I manifestanti marciano verso il campo sportivo di Chiomonte, "guidati" da alcuni bambini con i mano dei palloncini colorati.

IL CORTEO DEI CENTRI SOCIALI- Il secondo, corteo, è invece composto per la stragrande maggioranza da aderenti ai centri sociali. Qui stanno confluendo anche persone che arrivano da fuori regione, prevalentemente dal Lazio e dal Veneto. I ragazzi sono incappucciati e  vestiti di nero, e dal piazzale delle sede Ana a Giaglione arriveranno al cantiere attraverso un boschetto. A sorvegliare il corteo dall'alto c'è un elicottero della Polizia.

PERINO: "L'OPERA NON SI FARA' MAI"- Alberto Perino, leader del movimento No Tav, è convinto che l'opera non vedrà mai la luce: "Non si farà mai- ha dichiarato- perché non ci sono i soldi, perché non hanno le idee chiare e perché ci siamo noi. L'unica cosa che riescono a fare è aprire cantieri per mangiare i soldi pubblici ".

BONELLI: "ECONOMICAMENTE ASSURDO- "No alla Tav in Val di Susa perché è un concetto economicamente assurdo"- ha dichiarato il leader dei Verdi Bonelli. "Oggi- ha aggiunto- la ferrovia Torino-Bardonecchia è utilizzata per un tredicesimo delle sue possibilità: passano 2.5 tonnellate di merci e potrebbero passarne 32. Non criminalizziamo questi cittadini perché ci sono alternative che tutelano l'ambiente e i soldi".

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