#vadaabordocazzo – Siamo uomini o caporali?
Pur essendo consapevoli che il manicheismo non dovrebbe regolare i nostri giudizi, men che mai quelli avventati e a caldo, ci preme dare spazio ad un'idea. Le telefonate tra la Capitaneria e il comandante Schettino segnano un solco profondo nella coscienza di quest'Italia divisa a metà tra i Gregorio De Falco, il coscienzoso uomo al comando della Capitaneria di Porto di Livorno, e i Francesco Schettino, lo sciagurato comandante della Costa Concordia.
Di questo solco, di queste due categorie se ne è accorto subito quel gran veicolo sociale che è Twitter, mai come adesso nella sua massima punta di espansione. Il cinguettio degli italiani è, a furor di popolo, influenzato dagli hashtag #vadaabordocazzo, #defalco e #schettino che, come in una sceneggiatura dal tratto metafisico, diventano tre attori distinti di questa tragicomica commedia 2.0.
De Falco nella prima telefonata (la seconda arrivata in ordine cronologico in redazione) intuisce che probabilmente Francesco Schettino ha perso il controllo della situazione: "Comandante, con 100 persone a bordo lei abbandona la nave?". Ma soltanto mezz'ora dopo, è chiaro che Schettino ha deciso di "tagliare la corda". Ed è altrettanto chiaro che il capo della sezione operativa della Capitaneria di Porto di Livorno ha ormai preso le redini del soccorso in mano, con i suoi uomini, i sommozzatori sul posto: "Vada a bordo, cazzo!".
#vadaabordocazzo dovremmo ripetercelo come una nenia, di tanto un tanto. E così, su Twitter, diventa un urlo, un'esortazione che, dopo lo sgomento per quanto ascoltato, invita chi sta portando questo Paese alla deriva a fare qualcosa, a rendicontare chi ha bisogno di aiuto, per usare ancora le parole di De Falco. Dobbiamo avere solo la forza di fare in modo che #vadaabordocazzo non vada via con la velocità di un Trending Topic, riascoltare tutti i giorni le conversazioni tra Schettino e il capo della Capitaneria di Livorno, potrebbero essere in questo senso un ottimo punto di partenza per rendere tangibile, quello che con Twitter si condivide a colpi di retweet.
E, in fondo, la differenza tra i #defalco e gli #schettino non la scopre Twitter. Totò, nel 1955, in uno dei film dai lui stesso sceneggiati ci parlava di uomini e caporali, dove i primi erano il bene e i secondi il male. Oggi questi due concetti sono forse troppo generici per inquadrare i nostri problemi. Oggi abbiamo un problema di "spread" (passatemi il termine di tendenza, ve ne prego) tra la giustizia e l'indolenza, l'ordinario e l'imprevisto. I De Falco e gli Schettino, appunto.