Ustica, Cassazione: tragedia causata da un missile, lo Stato risarcisca le vittime (VIDEO)
La strage di Ustica avvenne a causa di un missile e non per un'esplosione interna al Dc9 della Compagnia Itavia, per questo motivo lo stato Italiano dovrà risarcire i familiari delle vittime per non aver garantito con sufficienti controlli dei radar, civili e militari, la sicurezza dei propri cieli. Lo stabilisce la sentenza definitiva della Cassazione nel procedimento civile per la tragedia di Ustica. E' la prima sentenza definitiva su Ustica dopo il niente di fatto dei processi penali. La Cassazione dunque sposa l'ipotesi che fu un missile ad abbattere il 27 giugno 1980 il volo dell'Itavia decollato dall'Aeroporto di Bologna e diretto a Palermo mentre era nei cieli sopra l'isola di Ustica. L'ipotesi del missile, probabilmente di nazionalità francese «a risonanza e non ad impatto» e destinato ad abbattere l'aereo su cui si sarebbe trovato il dittatore libico Gheddafi, fu una tesi sostenuta nel corso dei processi penali anche dall'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Le altre due ipotesi erano il cedimento strutturale del velivolo e di un attentato terroristico, ma oltre trent'anni di inchieste e diversi procedimenti giudiziari non avevano fino ad ora stabilito con certezza i fatti. Per quanto riguarda il procedimento in sede civile, proseguito autonomamente, la sentenza del Tribunale di Palermo aveva stabilito un risarcimento di oltre 100 milioni di euro, oltre a oneri e interessi, da parte dei Ministeri della Difesa e dei Trasporti ai familiari delle vittime per non aver garantito la massima sicurezza del volo. L’avvocatura dello Stato aveva però presentato ricorso contro il risarcimento milionario e nel marzo del 2012 gli stessi i risarcimenti erano stati bloccati e rinviati al 2015 per non gravare sulle tasse dello Stato in un momento di crisi economica. "E' abbondantemente e congruamente motivata la tesi del missile" accolta dalla Corte di Appello di Palermo a fondamento delle prime richieste risarcitorie contro lo Stato presentate dai familiari di tre vittime della strage di Ustica, scrive la Cassazione confermando che il controllo dei radar sui cieli italiani non era adeguato.