USA, dopo 120 casi di infezione la “lattuga killer” causa la prima vittima
Dopo più di 120 casi segnalati in 25 stati statunitensi è stato registrato il primo decesso causato da un'infezione alimentare provocata dal batterio Escherichia coli, rilevato nella lattuga. I Centri americano per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno rivelato nelle scorse settimane 121 casi di infezione tra individui di età compresa fra 1 e 88 anni, riporta il ‘New Scientist'. La prima morte collegata al batterio è stata registrata in California, anche se non sono stati resi noti ulteriori dettagli. Il ceppo in questione del batterio E.coli causa diarrea, vomito e crampi allo stomaco e può portare a insufficienza renale, che è stata riportata in 14 delle 52 persone che sono state poste sotto osservazione in ospedale a causa dell'infezione.
Le autorità sanitarie hanno correlato l'avvelenamento alimentare alla lattuga coltivata nella regione di Yuma, in Arizona, che rifornisce tutto il paese di questi ortaggi nei mesi invernali. In una fattoria della zona è stata infatti individuata l'origine di un focolaio di infezioni rilevato in una prigione dell'Alaska, dove 8 detenuti si sono ammalati dopo aver ingerito lattuga romana. Ma non è chiaro da dove abbia avuto origine il resto dell'epidemia.
Peter Cassell, memro della divisione Food Safety della Food and Drug Administration, sostiene che l'agenzia sta lavorando "per identificare più canali di distribuzione che possano spiegare tutti i casi a livello nazionale. Stiamo risalendo a più gruppi di persone malate in aree geografiche diverse". Il funzionario assicura che il dipartimento dell'Agricoltura dell'Arizona ha confermato che la regione di Yuma ha comunque bloccato momentaneamente la produzione e la distribuzione di lattuga. "Tuttavia, a causa della durata della conservazione pari a 21 giorni, non possiamo essere certi che i prodotti provenienti da questa area non siano più presenti nella catena di approvvigionamento", afferma.