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Unioni civili da lunedì in Aula. E la Camera approva le mozioni su utero in affitto

La votazione delle mozioni prima di quella sul ddl era una richista espressa di centristi e oppositori del Cirinnà. La commissione Giustizia della Camera, invece, ha licenziato il testo definitvo del ddl e votato il mandato del relatore alla Camera, la deputata Micaela Campana del Pd.
A cura di Claudia Torrisi
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unioni civili 2015

Due giorni fa, in occasione dell'apertura della campagna per il referendum di ottobre, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che "a naso tra il 10 e il 12 maggio votiamo le unioni civili, probabilmente con la fiducia". Il ddl approderà in Aula alla Camera lunedì 9 maggio per la discussione finale, così come confermato anche dalla senatrice Monica Cirinnà – da cui la legge prende il nome.

Intanto oggi a Montecitorio sono state approvate le mozioni contro la pratica dell'utero in affitto, tematica che è stata al centro del dibattito al Senato sul ddl unioni civili – a causa di un suo presunto collegamento con l'istituto della stepchild adoption, che poi è stato espunto dalla legge. A passare sono state le mozioni presentate da Area popolare, Partito democratico e Movimento 5 stelle; votate anche parte di quelle di Sinistra italiane e di Forza Italia. Bocciate, invece, quelle di Eugenia Roccella di Idea, Lega, Fratelli d'Italia, Conservatori e riformisti, Scelta civica e Des-Cd. La mozione di Ap, in particolare, riporta Il FattoQuotidiano, impegna il governo a "dare attuazione alla risoluzione del Parlamento Ue in cui si condanna la pratica della maternità surrogata che mina la dignità umana della donna, visto che il suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono usate come una merce e si afferma che la pratica della maternità surrogata, che implica lo sfruttamento riproduttivo e l’uso del corpo umano per profitti finanziari o di altri tipo in particolare il caso delle donne vulnerabili nei Paesi in via di sviluppo, sia vietato e trattato come questione di urgenza per gli strumenti per i diritti umani". L'esecutivo dovrà anche "attivarsi per il pieno rispetto da parte dei Paesi che ne sono firmatari delle convenzioni internazionali per la protezione dei diritti umani e del bambino e a promuovere iniziative che conducano al riconoscimento del diritto dei bambini alla loro identità personale ed alla loro tutela".

La votazione delle mozioni prima di quella sul ddl era una richista espressa di centristi e oppositori del Cirinnà. "Sulle unioni civili c‘è un accordo dimaggioranza e la maggioranza deve mantenere i patti. Noi diciamosì alle unioni civili, ma no all’utero in affitto e no alla stepchild adoption. Pertanto le mozioni sull’utero in affitto,devono essere discusse prima delle unioni civili", aveva dichiarato ieri Maurizio Lupi, capogruppo di Area Popolare alla Camera.

Ok da commissione Giustizia a testo ddl

La commissione Giustizia della Camera, invece, ha licenziato il testo definitvo del ddl Cirinnà per l'Aula, respingendo tutti gli emendamenti. Nella seduta è stato anche votato il mandato del relatore alla Camera, la deputata Micaela Campana, responsabile Diritti della Segreteria nazionale del Pd. Alla votazione non hanno partecipato gli esponenti di Forza Italia e Lega e il duputato di Area Popolare Alessandro Pagano, probabilmente per protesta contro la decisione del governo di porre la fiducia sul ddl. "Forza Italia voterà contro il provvedimento e non parteciperà al voto del mandato al relatore, per protesta contro l’imposizione della fiducia. Questo è il primo governo che mette la fiducia sui temi etici, espropriando la Camera della possibilità di discutere e votare liberamente e i cittadini di rendersi conto di quanto sta avvenendo. Renzi scardina l’assetto millenario della società senza colpo ferire", aveva annunciato il forzista Antonio Palmieri.

E sulla fiducia si era pronunciata pochi giorni fa la neorelatrice Micaela Campana, spiegando che non sarà "un voto come gli altri. Qui non c’è in gioco il governo, ma i diritti delle persone che attendono da anni un riconoscimento giuridico. Il Premier ha annunciato che probabilmente si farà ricorso alla fiducia, ma è importante ricordare che da luglio 2013 le Camere stanno discutendo il ddl sulle unioni civili e le convivenze di fatto. Abbiamo avuto 72 sedute di commissione solo al Senato e circa 20 alla Camera. Dove e quando l’atteggiamento delle opposizioni è stato collaborativo siamo entrati nel merito degli emendamenti, mentre non è stato possibile di fronte a migliaia di emendamenti volti solo ad affossare il testo o peggio a creare cittadini di serie C". Campana ha ricordato che "intorno all’11-12 maggio avremo licenziato la legge. Sarà un giorno di festa per l’Italia perchè avremo segnato la storia dei diritti democratici di questo Paese abbandonando definitivamente le retrovie in cui siamo stati condannati da decenni di annunci andati a vuoto e si inaugura un percorso verso l’uguaglianza. La determinazione del Pd e di questo governo stanno segnando una data storica per l’Italia e migliaia di cittadini italiani".

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