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Unioni civili, Alfano tende la mano a Renzi: “Eliminiamo le adozioni e abbiamo intesa”

Nelle ore in cui al Senato cominciano le votazioni al ddl sulle unioni civili, il capo del Viminale tenta la mediazione con il Pd: “Via le analogie con il matrimonio e le adozioni ai gay”. E sulla possibilità che la legge passi grazie ai voti del Movimento 5 Stelle, dice: “Sarebbe un fatto traumatico”.
A cura di Biagio Chiariello
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Oggi al Senato approda il ddl Cirinnà sulle unioni civili, coi voti sulle pregiudiziali di costituzionalità. Il dibattito politico è sempre più animato e il confronto è aperto. Tra i leader politici più ostili al provvedimento, c’è sicuramente il ministro degli Interni, Angelino Alfano, che, dalle pagine di Repubblica, propone una via d'uscita a Matteo Renzi e al Pd: costruire “una larga maggioranza parlamentare” eliminando dal testo di legge ”qualsiasi analogia col matrimonio e la norma sulle stepchild adoption”. In particolare l'articolo 5 del ddl Cirinnà prevede anche per le coppie omosessuali che decidono di formare un'unione civile l'estensione della suddetta "stepchild adoption" (l'adozione del figliastro), ovvero l'adozione del figlio biologico o adottivo di uno dei due partner da parte dell'altro, che di fatto diventa il secondo genitore.  Dunque solo eliminandola Ncd voterà il testo ed eviterà quell'intesa Pd-M5S che "provocherebbe gravi ripercussioni" sulla maggioranza.

"Noi chiediamo al Pd di rimediare al vizio di origine. All’errore che ha generato questo gioco degli specchi per cui sembra che la legge si occupi di adozioni e non di diritti patrimoniali individuali. Se dal testo si elimina il riferimento alle adozioni e le analogie tra diritti e doveri dei coniugi si possono aprire scenari interessanti".

La possibilità che la legge passi c’è in ogni caso. Ma sarebbe grazie ai voti del Movimento 5 stelle. Alfano replica così all’ipotesi della singolare asse grillini-dem: "Se il tema delle adozioni passasse contro la volontà della gran parte degli italiani, con una maggioranza di estrema sinistra, cioè Pd più sinistra a Cinque stelle, non farebbe nascere una nuova maggioranza, ma sarebbe certo un fatto grave e traumatico". E prosegue: “Non è con le minacce che otteniamo i risultati ma, a differenza di chi urla dalle opposizioni, noi siamo dentro la maggioranza e vogliamo condizionare le leggi, ispirandole ai nostri valori. Proponiamo un percorso diverso: eliminiamo le analogie al matrimonio, isoliamo per il momento le adozioni nelle coppie gay, e su questo costruiamo una larga maggioranza parlamentare. È ancora possibile".

Se il ddl Cirinnà avrà i voti del Senato, Alfano afferma che si aprirà la strada del referendum: “Sarebbe sulle adozioni e su ogni eventuale analogia col matrimonio, e sarebbe trionfale". Alfano ha espresso il suo sostegno al Family Day, anche se sabato non era al Circo Massimo: "Non sono schierato, ma schieratissimo. Non sono andato solo perché non mi sembrava il caso, dovendo sovrintendere all’ordine pubblico di una manifestazione per altro ben riuscita. E ne sono contento. Rifarei tutto? La risposta inequivoca è: sì, senza dubbio".

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