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Un tecnico presente alla morte di Matteo Armellini: “Sembrava tutto a norma”

Matteo Armellini è il giovane operaio deceduto stanotte a Reggio Calabria quando il palco che stasera avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini è crollato uccidendo lui e ferendo altre due persone. Uno dei tecnici che per primo si è avvicinato alla vittima chiede sia fatta luce sull’incidente.
A cura di Susanna Picone
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Matteo Armelini è il giovane operaio deceduto stanotte a Reggio Calabria quando il palco che stasera avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini è crollato uccidendo lui e ferendo altre due persone. Uno dei tecnici che per primo si è avvicinato alla vittima chiede sia fatta luce sull’incidente.Un operaio morto, travolto da una pesante colonna, e altri due feriti in maniera più o meno grave: è questo il tragico bilancio della tragedia del Calapafiore di Reggio Calabria dove stanotte, intorno alle due, è crollato il palco che stasera avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini. La vittima si chiama Matteo Armellini, operaio romano di 31 anni, nonostante i soccorsi repentini per lui non c’è stato nulla da fare. Il mattino dopo la tragedia appare drammatico il racconto degli altri operai che lavoravano allo spettacolo di Laura Pausini e che hanno assistito all’incidente.

La testimonianza di Luca, un collega di Matteo Armellini – Luca, un tecnico rigger che si occupa dell’ancoraggio dei motori del palco ha raccontato di essere stato il primo ad avvicinarci a Matteo Armellini, immediatamente dopo il crollo. Il suo racconto è drammatico, il tecnico ricorda gli attimi concitati dell’incidente, il crollo improvviso e la consapevolezza di trovarsi di fronte a una tragedia.

Siamo venuti già di botto, io sono finito per terra in un secondo, e non ho ancora capito perché. Ero sul tetto del palco e stavo proprio lodando le condizioni di sicurezza quanto tutto è venuto giù: sono stato il primo a soccorrere quel ragazzo, gli ho sentito il polso ma non c’è stato niente da fare. I soccorsi sono stati immediati ma anche loro hanno capito che eravamo di fronte a una tragedia.

"Sono il primo a voler capire cosa sia successo" – Il racconto del tecnico prosegue fornendo maggiori dettagli sull’incidente rispetto al quale sono ancora tutte da chiarire le cause e la dinamica. Luca dice che in quattro persone sono caduti dal tetto del palco, che era a circa 15 metri di altezza. Adesso chiede che sia fatta luce, lui per primo vuole capire cosa sia accaduto: il tecnico parla, infatti, della sua esperienza e dell’impressione che tutto fosse montato “perfettamente e in sicurezza”. Poi il suo racconto ritorna a Matteo: “Era letteralmente sotto di me quando sono caduto, si sono precipitati tutti, nel palazzetto c’erano tutte le forze dell’ordine, ma credo sia morto sul colpo”. Gli altri due operai rimasti sotto il palco sono entrambi ricoverati agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, uno dei due ha riportato fratture in varie parti del corpo.

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