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Un anno e 8 mesi per Nichi Vendola. Questa la richiesta della Procura di Bari

Il governatore è imputato in abuso di ufficio in concorso con Lea Cosentino, per la quale è stata richiesta la stessa condanna. L’accusa: “Ha favorito la nomina di un candidato nel concorso a primario di chirurgia toracica dell’ospedale San Paolo di Bari”.
A cura di Biagio Chiariello
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Un anno e 8 mesi per Nichi Vendola. Questa la richiesta della Procura di Bari

La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 1 anno e 8 mesi per il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, nell'ambito del processo in corso per abuso di ufficio sulla nomina di un primario in un ospedale di Bari. Il leader del partito Sinistra Ecologia e Libertà, nonché candidato alle primarie del centrosinistra, è accusato dai magistrati di aver favorito la nomina del professor Paolo Sardelli a primario di chirurgia toracica dell'ospedale San Paolo di Bari. La Procura ha chiesto la stessa condanna a 1 anno e 8 mesi per colei che era direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino, già coinvolta in altre inchieste sulla sanità pugliese, e dalle cui dichiarazioni è nato il coinvolgimento del Presidente della Regione Puglia. La sentenza potrebbe essere emessa nella giornata di oggi. Il processo si sta celebrando con rito abbreviato. L'udienza si svolge a porte chiuse davanti al gup Susanna De Felice. Il giudice scioglierà in chiusura d'udienza la riserva sull'ammissione degli ulteriori atti depositati dall'accusa. Adesso la parola alla parte civile e poi ai difensori per le arringhe. La sentenza potrebbe essere emessa nella giornata di oggi.

Secondo l'accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno e dai pm inquirenti Francesco Bretone e Desireé Digeronimo, Vendola avrebbe pressato Lea "Lady Asl" Cosentino a riaprire i termini per la presentazione delle domande per accedere al concorso da primario, con l'obiettivo di assicurare l'assunzione quinquennale a Paolo Sardelli, poi risultato effettivo vincitore del concorso, al quale il "raccomandato" non aveva neppure preso parte  perché in lizza per il ruolo da primario presso l'ospedale "Di Venere" del capoluogo pugliese. Venuta meno la possibilità di assumere un incarico direttivo al "Di Venere", Vendola si sarebbe mosso per assicurare a Sardelli il posto al San Paolo. L'inchiesta, come si legge nelle carte della procura, riguarda il periodo dal 25 settembre 2008 al 19 aprile 2009, quando «Cosentino Lea, nella qualità di direttore generale della Asl Bari, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, su istigazione e determinazione di Vendola Nicola, presidente della Regione Puglia, in violazione dei principi costituzionali di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione, dell'art.15 d.leg.vo 30 dicembre 1992 n.502, dell'art.15-ter d.leg.vo 19 giugno 1999 n.229 e dell'art.10 della legge regionale 3 agosto 2006 n.25, intenzionalmente procurato a Sardelli Paolo un ingiusto vantaggio patrimoniale», favorendolo per «l'incarico quinquennale di Direttore medico della Struttura complessa di chirurgia toracica del presidio ospedaliero San Paolo».

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