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Umberto Eco, le frasi celebri: “Prepararsi alla morte pensando che siano tutti coglioni”

Diretto, schietto, profondo: un piccolo viaggio nel pensiero dell’autore dell’autore del Nome della Rosa, dal Wikipedia al terrorismo, dall’Università ai computer.
A cura di Redazione
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A 84 anni si è spento ieri sera Umberto Eco: semiologo, saggista e filosofo, era considerato uno dei massimi intellettuali italiani. Con i suoi scritti e i suoi interventi ha lasciato un'impronta molto forte non solo sulla cultura italiana, generando dibattiti e suscitando quesiti su temi politici e di attualità: ecco alcune delle sue frasi più celebri.

LA MORTE – "“Maestro, come si può bene appressarsi alla morte?” Ho risposto che l’unico modo di prepararsi alla morte è convincersi che tutti gli altri siano dei coglioni". Da "Come prepararsi serenamente alla morte" dalla raccolta A passo di gambero, 1997.

IL CALCIO – Il calcio è un rituale in cui i diseredati bruciano l'energia combattiva e la voglia di rivolta.  Da Umberto Eco va in gol su azione di Shakespeare, Corriere della Sera, 19 dicembre 1997.

I SOCIAL E GLI IMBECILLI – "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli". Incontro con i giornalisti nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale a Torino in occasione del conferimento della laurea ‘honoris causa' in Comunicazione e Cultura dei media.

CHI NON LEGGE – "Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5.000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi amminirava l'infinito… Perchè la lettura è un'immortalità all'indietro". Da ‘Perché i libri allungano la vita, La bustina di Minerva", L'Espresso, 2 giugno 1991

COMPUTER NON È INTELLIGENTE – "Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi, è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti". Dalla prefazione a Claudio Pozzoli ‘Come scrivere una tesi di laurea di laurea con il personal computer'.

MIKE BONGIORNO – Mike Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto […] pone grande cura nel non impressionare lo spettatore, non solo mostrandosi all'oscuro dei fatti, ma altresì decisamente intenzionato a non apprendere nulla. Da Diario minimo.

BENEDETTO XVI – Non credo che Benedetto XVI sia un grande filosofo, né un grande teologo, anche se generalmente viene rappresentato come tale. Le sue polemiche, la sua lotta contro il relativismo sono, a mio avviso, semplicemente molto grossolane, nemmeno uno studente della scuola dell'obbligo le formulerebbe come lui. La sua formazione filosofica è estremamente debole. Da un intervista sul quotidiano tedesco Berliner Zeitung; citato in Umberto Eco contro Ratzinger, 20 settembre 2011.

UNIVERSITÁ – "Di qualsiasi cosa i mass media si stanno occupando oggi, l'università se ne è occupata venti anni fa e quello di cui si occupa oggi l'università sarà riportato dai mass media tra vent'anni. Frequentare bene l'università vuol dire avere vent'anni di vantaggio. È la stessa ragione per cui saper leggere allunga la vita. Chi non legge ha solo la sua vita, che, vi assicuro, è pochissimo. Invece noi quando moriremo ci ricorderemo di aver attraversato il Rubicone con Cesare, di aver combattuto a Waterloo con Napoleone, di aver viaggiato con Gulliver e incontrato nani e giganti. Un piccolo compenso per la mancanza di immortalità. Auguri". Da un discorso alle matricole di Scienze della Comunicazione a Bologna, 2009.

LA BELLEZZA – "È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe, ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro". Da Storia della Bellezza, Bompiani, 2004.

IL TERRORISMO – "Quando il terrorismo perde, non solo non fa la rivoluzione ma agisce come elemento di conservazione, ovvero di rallentamento dei processi di cambiamento". Da ‘Sparare perchè nulla cambi', Repubblica 22 marzo 2002

WIKIPEDIA – "Quanto ci si deve fidare di Wikipedia? Dico subito che io mi fido perché la uso con la tecnica dello studioso di professione [… ] Ma io ho fatto l'esempio di uno studioso che ha imparato un poco come si lavora confrontando le fonti tra loro. E gli altri? Quelli che si fidano? I ragazzini che ricorrono a Wikipedia per i compiti scolastici? [… ] da gran tempo io avevo consigliato, anche a gruppi di giovani, di costituire un centro di monitoraggio di Internet, con un comitato formato da esperti sicuri, materia per materia, in modo che i vari siti fossero recensiti e giudicati quanto ad attendibilità e completezza". Da ‘Ho sposato Wikipedia?', l'Espresso, 4 settembre 2009.

FILOSOFIA – "Cos'è la filosofia? Scusate il mio conservatorismo banale, ma non trovo ancora di meglio che la definizione che ne dà Aristotele nella Metafisica: è la risposta a un atto di meraviglia". Da Che cosa fanno oggi i filosofi?.

LA LEGA – "Cosa è il leghismo se non la storia di un movimento che non legge?". Da Eco: se la Lega ignora il romanzo italiano, la Repubblica, 6 marzo 2009.

LA SUPERSTIZIONE – "La superstizione porta sfortuna". Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Le Formiche: anno terzo, Zelig Editore, 1995.

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